VERONICA TODARO
Cronaca

Milano Scultura torna a Varedo. L’arte scopre Villa Bagatti

Trenta gallerie per un’unica grande mostra che apre oggi all’insegna della contemporaneità

Trenta gallerie per un’unica grande mostra che apre oggi all’insegna della contemporaneità

Trenta gallerie per un’unica grande mostra che apre oggi all’insegna della contemporaneità

Le prove generali sono già state fatte l’anno scorso e il successo ha ripagato, tanto che anche per quest’anno Milano Scultura, la fiera italiana dedicata alla scultura diretta da Ilaria Centola, per la sua nona edizione torna a Villa Bagatti Valsecchi.

Gallerie, artisti, progetti speciali, installazioni, incontri e performance che parlano il linguaggio della scultura contemporanea si confrontano con i saloni, le stanze e il parco dell’eclettica residenza, ambienti carichi di storia e di una bellezza che sopravvive alle offese del tempo. Circa trenta gallerie che riportano al centro dell’attenzione, di pubblico e addetti ai lavori, il medium della scultura attraverso opere che spaziano dal marmo al bronzo, dalla ceramica ai materiali di recupero. I lavori vanno dal piccolo formato all’installazione ambientale, dall’oggetto decorativo all’arte pubblica, per presentare le infinite declinazioni del linguaggio scultoreo.

Un lungo fine settimana quindi dedicato interamente alla scultura, che prenderà il via questa sera alle 18 con l’inaugurazione. Priva di stand, ma pensata come un’unica grande mostra che mette in dialogo le opere tra loro e con lo spazio, Milano Scultura trova nella relazione con la sede varedese un punto di forza: "Villa Bagatti Valsecchi offre vari scenari e varie possibilità, la varietà degli spazi interni, le prospettive paesaggistiche, le diverse strutture architettoniche, hanno bisogno di una coniugazione delle opere sempre differente", spiega Valerio Dehò.

"Lo scopo è quello di offrire a un largo pubblico una panoramica selezionata di ciò che il medium della scultura è in grado di offrire oggi", commenta Ilaria Centola. Per farlo, accanto ai progetti espositivi presentati dalle gallerie, la manifestazione promuove incontri, performance e due progetti speciali: “Afthonia“, una mostra antologica dedicata a Matteo Lo Greco che espone quindici sculture, e il focus sul lavoro di Henri Beaufour che verte sulle tecniche che è solito adoperare e su come queste si rapportino al suo "espressionismo barocco".