Maxi svincolo di San Rocco, a Monza cantiere troppo vicino al pozzo: "Potrebbe inquinare l’acqua"

La fonte di via Gentili è a soli 10 metri dal futuro nodo autostradale, Movimento 5 Stelle all’attacco "Il Comune non l’ha segnalato e la Regione non ha ancora adottato un piano di sicurezza"

Svincolo

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Monza – «Lo svincolo autostradale di Serravalle a Sant’Alessandro potrebbe inquinare le acque". Il Movimento 5 Stelle lancia l’allarme in Regione sul futuro dell’area intorno a via Gentili, che a breve potrebbe essere soggetta ai lavori dell’opera viabilistica studiata per i Giochi olimpici invernali del 2026. «Nel verificare la conformità del progetto presentato da Serravalle per lo svincolo di collegamento tra la A52-A4 e SS36 è emersa la scarsa cura degli enti preposti alla tutela delle risorse idriche – riferisce la consigliera pentastellata Paola Pizzighini –. Il Comune non ha segnalato al ministero dell’Ambiente che a pochi metri dal passaggio dello svincolo è presente un pozzo d’acqua potabile, mentre la Regione non ha ancora adottato un piano di sicurezza delle acque come previsto dalla normativa vigente. Le fasce di rispetto definite da vecchie delibere della Giunta regionale sono superate dalla normativa comunitaria e nazionale di recente emanazione. È urgente che la Giunta intervenga in coordinamento con gli altri soggetti come Ato, Arpa e Ats, per un aggiornamento dei criteri in base ai quali proteggere i pozzi d’acqua potabile. Oltre ad una compiuta analisi delle relative aree come previsto dalla normativa comunitaria".

«Fino al pieno adempimento di quanto prescritto – aggiunge il referente brianzolo del M5s ed ex consigliere regionale Marco Fumagalli – ogni opera che sia realizzata nei pressi di un pozzo è a rischio di comprometterne la potabilità e la salute degli utenti. E il pozzo di via Gentili a Monza, collocato a circa 10 metri dallo svincolo, è un esempio lampante di come la mancanza di una regolazione delle fasce di rispetto rischia di compromettere la qualità delle acque. Anche la Provincia, nelle osservazioni al ministero al pari del Comune, si è scordata di citare la presenza del pozzo come criticità ambientale".

Da qui l’allarme: "In assenza di precisa definizione dell’area di rispetto con opportune analisi, l’area si presume essere di 200 metri (10 metri per la tutela assoluta). Ma in assenza di un’analisi del rischio la progettazione di un intervento così vicino ad un pozzo dell’acqua potabile potrebbe essere deleteria per l’ambiente e la salute dei cittadini di San Rocco". Intanto il Consiglio comunale extra su questa questione, che si sarebbe dovuto tenere lunedì, è stato rinviato di quasi 30 giorni, cioè al 15 aprile. Lo ha annunciato il Comune con una nota nella quale si precisa che a partecipare alla seduta ci saranno anche l’amministratore delegato di Milano Serravalle Pietro Boiardi e i tecnici della società.