GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Finto disastro ma vera maxi esercitazione: Brianza da salvare tra esondazioni e disastri ferroviari

Oltre 70 mezzi e 400 volontari impegnati tutto il fine settimana. Allestiti dalla protezione civile 15 scenari a rischio in 12 Comuni

La simulazione dell’incidente ferroviario in orario notturno

La simulazione dell’incidente ferroviario in orario notturno

Desio (Monza e Brianza), 11 maggio 2025 – Oltre 400 volontari impegnati per un intero fine settimana, una settantina di automezzi in giro per le strade della Brianza, con un unico obiettivo: garantire la sicurezza dei cittadini. Nessuna emergenza in corso, fortunatamente, ma la protezione civile non ha preso assolutamente l’impegno sottogamba: da venerdì a oggi grande spiegamento di forze e notevole spirito di squadra per Prolab 2025, la terza edizione delle esercitazioni promosse dalla Provincia di Monza e Brianza su tutto il territorio di competenza.

Scopo dell’iniziativa, testare le capacità operative dei volontari della protezione civile su diversi scenari di rischio.

“La caratteristica del nostro territorio – afferma Giuseppe Galli, presidente del centro di coordinamento dei volontari di protezione civile – è quella di una maggiore esposizione al rischio idrogeologico. La Brianza è attraversata dai corsi d’acqua, il maltempo ha lasciato il segno in diverse occasioni. In modo marginale, soprattutto nelle Groane, siamo toccati dal fenomeno dell’incendio boschivo. Per il resto siamo piuttosto tranquilli. Va da sé che i nostri volontari sono specializzati soprattutto per fare fronte a queste due situazioni di emergenza, ma si cerca sempre più di aumentare le competenze per non farci trovare impreparati”.

Lo scorso anno erano stati proposti quattro scenari. Questa volta sono diventati quindici. “Abbiamo chiesto ai vari gruppi comunali di fare proposte – racconta Galli – l’adesione è stata significativa”. Tra le attività, la gestione di emergenze idrogeologiche, la ricerca di dispersi, il taglio e l’esbosco. Fiore all’occhiello di questa terza edizione di Prolab è stata la simulazione dell’incidente ferroviario in orario notturno: si è svolta al centro polifunzionale di Bovisio Masciago.

La simulazione dell’incidente ferroviario in orario notturno
La simulazione dell’incidente ferroviario in orario notturno

“Tutto era realistico – afferma Galli – dalla presenza della carrozza del treno, alla preparazione dei figuranti, tra quelli a terra che fingevano di essere morti o feriti oppure con quelli che si sono messi a correre simulando terrore. Tutta la situazione era da gestire. Presenti una sessantina di volontari, con il supporto della Croce Bianca e della Croce Rossa. A nostra insaputa si sono presentati anche i giornalisti con le telecamere. Ecco, anche loro involontariamente hanno contribuito a creare tutta l’atmosfera di un incidente ferroviario”.

La serata ha offerto l’occasione per testare attrezzature. Il gruppo di protezione civile di Varedo è dotato di un drone con termocamera. Ovvero è in grado di intercettare il calore, quello delle persone da cercare in un incidente ferroviario. E poi un’ottima occasione per verificare la capacità di coordinamento. “Questo è l’aspetto più importante del weekend – commenta Galli –. La risposta dei volontari è stata fantastica. Importante la vicinanza delle istituzioni. Quello che contraddistingue la protezione civile in Brianza è il rapporto di grande fiducia reciproca con l’ente pubblico, la disponibilità dei comuni. Oltre alla Provincia erano presenti anche diversi sindaci e la Prefettura, con la quale ci siamo presi l’impegno di creare nuovi scenari in futuro con il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine e del soccorso, quelle che nelle situazioni di emergenza devono collaborare. Già in questo weekend è molto importante la presenza di altre realtà: oltre alla Croce Bianca e alla Croce Rossa sono intervenuti gruppi di protezione civile del comasco, specializzati in incendi boschi, ma anche le esperte della Sipem (Società italiana psicologia dell’emergenza) che hanno fornito un supporto in occasione dell’incidente ferroviario. In tutti i quindici scenari proposti erano presenti due figure speciali: una incaricata di vigilare sul rispetto della sicurezza, per non esporre mai i volontari a rischi inutili; un’altra per redigere una scheda di valutazione sul rispetto delle procedure, la formazione dei ragazzi, l’attrezzatura”.