
Matteo era già volontario della Croce Rossa di Biella dal 2020
Monza, 7 maggio 2025 – "Ero già volontario della Croce Rossa di Biella nel 2020, poi mi sono trasferito per studiare alla facoltà di Medicina dell’Università Bicocca a Monza e ho deciso di tornare a far parte di questa grande famiglia. È un’esperienza profonda e speciale". Così Matteo Benna (foto), studente al secondo anno di Medicina all’Irccs San Gerardo, sintetizza il suo ingresso nel comitato monzese della Croce Rossa. Racconta di aver trovato un ambiente ospitale e accogliente. "Sono tutte persone speciali - racconta Matteo - perché donano il loro tempo agli altri".
Sviluppi futuri
Non sa ancora bene quale scuola di specialità seguirà, d’altronde ha tempo per pensarci: "Per ora sento di avere l’attitudine ad aiutare le persone in stato di fragilità, perciò credo che come futuro medico potrei orientarmi verso la specializzazione in Urgenza ed emergenza. È una strada complicata, ma di grande soddisfazione. Per questo motivo ho sentito la necessità di tornare a impegnarmi in Croce Rossa". Matteo sa bene che si tratta di un impegno totalizzante: chi entra in Cri deve avere l’idea di spendere il proprio tempo “a buon rendere”, a servizio degli altri.
Punti di riferimento
"Venendo da Biella – fa notare – sono uno studente fuori sede e certi fine settimana decido di non tornare a casa per assolvere al mio impegno di volontario". Matteo è operativo da marzo, all’inizio in affiancamento a volontari esperti. I giovani trovano come punto di riferimento Chiara Polesello, che si occupa del benessere dei volontari offrendo loro consiglio e supporto per qualsiasi necessità. All’inizio le nuove reclute entrano facendo supporto alla logistica, all’emergenza e al riordino di magazzino con l’inventario di materiale, attrezzature e macchinari. Imparano a montare e smontare tendoni e gazebo, installare punti luce tramite l’uso del generatore, trasporto sangue e centralino.
L’apprendimento
Quest’ultima sembra l’attività più banale, ma in realtà è una sorta di prima linea che espone direttamente il volontario alle necessità dei cittadini, alle loro preoccupazioni, alla sofferenza. "Il corso base è stato il primo passo - conclude Matteo -. Abbiamo imparato nozioni di storia della Cri, i principi, rudimenti di diritto internazionale. Poi vorrei proseguire con il corso per trasporto semplice e per soccorritore d’emergenza urgenza".