STEFANIA TOTARO
Cronaca

L’urlo di mille magliette arancioni: "Basta violenza contro le donne. Corriamo sempre verso la libertà"

Un successo di partecipazione all’iniziativa organizzata dlla Divisione anticrimine della Questura. Testimonial, Filomena Lamberti, la prima vittima in Italia sfregiata con l’acido dal marito padrone.

L’urlo di mille magliette arancioni: "Basta violenza contro le donne. Corriamo sempre verso la libertà"

L’urlo di mille magliette arancioni: "Basta violenza contro le donne. Corriamo sempre verso la libertà"

"Voglio dire a tutti di correre per la libertà". Filomena Lamberti viene da Cava dei Tirreni. È la prima vittima in Italia sfigurata dall’acido. Ieri al Parco di Monza è stata la testimonial della seconda edizione della “We Run For Women - Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi“. A lanciare l’acido addosso a Filomena il 28 maggio del 2012 è stato il marito: "Mi disse solo due parole: Guarda che ti do. Era la sua punizione per me, quello che mi meritavo per aver scelto di essere libera". Da allora Filomena porta avanti la sua testimonianza ad altre donne affinché "non commettano i miei stessi errori. Errori di non aver mai denunciato, di aver sempre sperato nel cambiamento. In queste persone il cambiamento non avviene mai, anzi peggiorano sempre di più". Attorno a lei, oltre mille persone con le magliette arancioni realizzate per la corsa organizzata dalla Divisione anticrimine della Questura monzese con il patrocinio di Regione Lombardia e della Provincia, la collaborazione del Comune di Monza e della Reggia di Monza e il supporto tecnico di Monza Marathon Team Asd per sensibilizzare contro la violenza di genere, in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che cade sabato prossimo.

A tagliare il nastro di partenza il questore di Monza Marco Odorisio, alla sua ultima uscita in Brianza prima della partenza per il nuovo incarico a Padova: "Siamo entusiasti di aver sforato il numero massimo di partecipanti addirittura in anticipo. Purtroppo, sabato la cronaca ci ha consegnato un altro dramma che vede coinvolta una giovanissima donna. La metafora di questa giornata di sport è che correndo insieme possiamo lavorare per vincere ed abbattere questa terribile piaga". E prima delle premiazioni è stato osservato un minuto di silenzio proprio per Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato. Ultima vittima di femminicidio.

Al traguardo della corsa ideata dal prefetto di Padova Francesco Messina, il due volte campione italiano di mezza maratona Daniele D’Onofrio (GS Fiamme Oro Padova) ha conquistato la vittoria dopo il successo alla prima edizione a Pietra Ligure, con il tempo di 30’07“. Per le donne, prima al traguardo è stata Silvia Chinchio (Missulteam Como ASD) in 38’26“.