L’ultimo rombo per Christian La famiglia dona i suoi organi

Quartiere paralizzato da centinaia di motociclette ai funerali del 16enne morto in un incidente a Biassono. La lettera della sorella: "Volevi essere il meccanico più bravo, ero la tua prima fan: ti amerò per sempre".

L’ultimo rombo per Christian  La famiglia dona i suoi organi

L’ultimo rombo per Christian La famiglia dona i suoi organi

di Alessandro Crisafulli

Il rombo dei motori, la sua “musica” preferita. I palloncini in aria, compreso quello di Valentino Rossi. E poi la folla, strabordante: almeno 2.500 persone, con centinaia di moto e motorini, che hanno invaso la chiesa e il piazzale, prima, e poi letteralmente paralizzato il quartiere, in suo onore. Tutto questo, e tante lacrime, al funerale di Christian Donzello, svoltosi ieri pomeriggio nella chiesa di San Rocco a Monza, nel rione dove abitava. Per dare l’ultimo saluto al 16enne deceduto dopo il terribile incidente di domenica in via Friuli di Biassono, dove era in corso un raduno di appassionati di moto, si sono ritrovati gli amici, i compagni di scuola (studiava da meccanico a Sesto San Giovanni), tanti conoscenti e coetanei monzesi e non solo. Per dare almeno un po’ di conforto a papà Massimo, mamma Loredana e alla sorella Valentina, che ha letto in apertura la sua lettera d’addio, piena di amore: "Amavo che tu avessi tante passioni, una seguiva l’altra. Volevi essere il meccanico più bravo. Sappi amore mio che tua sorella sarebbe stata la tua prima fan. Hai lasciato un vuoto immenso, un dolore lancinante. Non avresti dovuto lasciarmi sola. Ho gridato dal dolore, avevamo già capito che saresti andato via. Abbiamo pregato fino all’ultimo. So che la nonna ti sta aspettando. Sarai il mio angelo custode. Ti amerò per sempre". La famiglia, con un gesto di grande altruismo, ha deciso di donare i suoi organi, una decisione annunciata dal parroco e accolta da un caloroso applauso. "Avvertiamo tutti quanti un senso di smarrimento del cuore - ha detto il sacerdote -. Siamo impauriti quando la vita ci costringe a misurarci col dolore. Soprattutto davanti a una giovane morte. Sarebbe opportuno rimanere in silenzio con le lacrime agli occhi e una profonda pena ne cuore. C’è tanto dolore, tristezza e tanta rabbia ma tutto si ridurrebbe in un pianto.

C’è qualcosa in questo momento che ci ha convocati. C’è qualcosa nella nostra fede che dà un senso a questa tristezza. Dobbiamo capire che non è la fine di tutto ma l’inizio di un mistero grande, dell’amore che ci sostiene. Ora lo affidano al Signore della vita". "La vita vera sta nell’atto di amore e di fede - ha aggiunto durante l’omelia - così come grande è stato il gesto d’amore della famiglia con la decisione di donare gli organi di Christian. Questa morte ha aperto la vita ad altre persone: la vita di Christian sta diventando sorgente di vita". Dopo la funzione religiosa, la salma è stata portata fuori, dove centinaia di moto hanno fatto rombare il proprio motore, in suo onore, per ricordare ciò che più amava. Per oltre mezzora il traffico si è paralizzato: auto, bus, si sono formate delle code in tutte le direzioni.