GABRIELE BASSANI
Cronaca

Limbiate, vandali in azione a Mombello: devastata la chiesetta che ospitò le nozze delle sorelle di Napoleone

Spaccati arredi e infissi, decapitata la statua di Sant’Antonio: lo storico edificio è a ridosso di Villa Pusterla. Amareggiato il sindaco Romeo: “Tempo fa avevamo proposto alla proprietà l’installazione di un cancello”

I vandali sono entrati in azione nella chiesetta di San Francesco

I vandali sono entrati in azione nella chiesetta di San Francesco

Limbiate (Monza) – Vandali in azione nell’antica chiesetta di San Francesco a Mombello, quella in cui si sposarono le sorelle di Napoleone. Hanno spaccato arredi e infissi, hanno persino decapitato la statua di Sant’Antonio. A fare la brutta scoperta sono stati alcuni addetti alla manutenzione dell’area. La chiesetta che si trova a ridosso della Villa Pusterla è, come quest’ultima, di proprietà della Provincia di Monza e Brianza. Si tratta di un’opera di Francesco Croce, architetto della guglia maggiore del Duomo di Milano.

Qui il 14 giugno 1797 alle 3 si sono sposate le due sorelle di Napoleone, Paolina con il generale Leclerc ed Elisa con il Baciocchi. L’edificio nel 2005 ha avuto un importante intervento di restauro ma dal novembre 2010 risulta transennato e accessibile unicamente da un piccolo ingresso, a seguito del distacco di parte del cornicione della facciata e di un tentativo di effrazione che ha danneggiato le porte, non oggetto del restauro.

Dopo la scoperta dei recenti danneggiamenti, sul posto è intervenuta la polizia provinciale insieme al vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza, Claudio Rebosio. Durante il sopralluogo, gli agenti hanno rilevato tracce di sangue fresco, segno che uno dei vandali potrebbe essersi ferito durante l’effrazione. La documentazione dell’accaduto è stata inviata alla Prefettura, che dovrà valutare le misure da adottare. L’edificio è un bene culturale di eccezionale valore, ancora troppo esposto all’incuria. Qualche tempo fa è stato indicato tra “I luoghi del cuore” del Fai, tra quelli più bisognosi di cure per ripristinarne l’antico splendore e preservarne la memoria, storia e artistica.

Deluso e amareggiato anche il sindaco di Limbiate, Anotnio Romeo, il quale ricorda che “già anni fa avevamo proposto alla proprietà l’installazione di un cancello automatizzato. Forse non risolverà tutto, ma di notte sarebbe una barriera utile”. La responsabilità della messa in sicurezza dell’area ricade su più enti: nell’area dell’ex ospedale psichiatrico Antonini, infatti, convivono strutture della Provincia, dell’azienda ospedaliera Salvini di Garbagnate e dell’Ats di Monza e Brianza e la sorveglianza e la delimitazione di uno spazio così grande e diversificato risulta un problema che si trascina da anni.