DANIELA SALERNO
Cronaca

Limbiate, il grido d'aiuto del sessantenne poi il canale Villoresi l’ha inghiottito

Resta senza nome l'uomo trovato privo di vita dopo essere scivolato nella corrente delle acque tra Limbiate e Paderno

Il corpo dello sconosciuto è stato ritrovato a 4 metri di profondità

Limbiate  - «Ha urlato ‘"aiuto, aiuto", ho provato ad allungargli un ramo, ma la corrente l’ha trascianto via". È la drammatica testimonianza di un ciclista, l’ultimo che ha visto in vita l’uomo - tra i 60 e i 70 anni - prima che annegasse. Di lui rimane la bicicletta appoggiata alla staccionata lungo la ciclabile che costeggia il Villoresi al confine tra Paderno Dugnano e Limbiate. E uno straccio. "Si era allungato verso l’acqua per bagnarlo e probabilmente pulire la bici", aggiunge un altro testimone che in quel momento stava pescando.

Il dramma si consuma in pochi attimi nel primo pomeriggio di venerdì: "Ho visto qualcosa nell’acqua, pensavo fosse un animale, poi ho intravisto la nuca. Mi sono messo a gridare perché qualcuno mi aiutasse. Gli ho allungato un ramo, ma non è riuscito ad afferrarlo e ho visto che la corrente lo trascinava via verso Nova". Allora ha chiamato i soccorsi. A conferma di questa versione la polizia locale ha trovato la bici dell’uomo caduto in acqua a pochi metri dalla Statale dei Giovi al confine con Limbiate.

Con tutta probabilità l’uomo voleva lavare la bicicletta e aveva provato a bagnare uno straccio nel canale cadendovi dentro. Sabato mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo: era a quattro metri di profondità, incastrato sotto un cumulo di sacchi della spazzatura in un’ansa del canale, nei pressi del punto in cui il canale arriva lungo la linea ferroviaria Milano-Asso. Addosso non c’erano documenti. Solo un cellulare, rimasto però in acqua per 24 ore. E non ci sono, al momento, denunce di scomparsa.