
Il corpo dello sconosciuto è stato ritrovato a 4 metri di profondità
Limbiate - «Ha urlato ‘"aiuto, aiuto", ho provato ad allungargli un ramo, ma la corrente l’ha trascianto via". È la drammatica testimonianza di un ciclista, l’ultimo che ha visto in vita l’uomo - tra i 60 e i 70 anni - prima che annegasse. Di lui rimane la bicicletta appoggiata alla staccionata lungo la ciclabile che costeggia il Villoresi al confine tra Paderno Dugnano e Limbiate. E uno straccio. "Si era allungato verso l’acqua per bagnarlo e probabilmente pulire la bici", aggiunge un altro testimone che in quel momento stava pescando.
Il dramma si consuma in pochi attimi nel primo pomeriggio di venerdì: "Ho visto qualcosa nell’acqua, pensavo fosse un animale, poi ho intravisto la nuca. Mi sono messo a gridare perché qualcuno mi aiutasse. Gli ho allungato un ramo, ma non è riuscito ad afferrarlo e ho visto che la corrente lo trascinava via verso Nova". Allora ha chiamato i soccorsi. A conferma di questa versione la polizia locale ha trovato la bici dell’uomo caduto in acqua a pochi metri dalla Statale dei Giovi al confine con Limbiate.
Con tutta probabilità l’uomo voleva lavare la bicicletta e aveva provato a bagnare uno straccio nel canale cadendovi dentro. Sabato mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo: era a quattro metri di profondità, incastrato sotto un cumulo di sacchi della spazzatura in un’ansa del canale, nei pressi del punto in cui il canale arriva lungo la linea ferroviaria Milano-Asso. Addosso non c’erano documenti. Solo un cellulare, rimasto però in acqua per 24 ore. E non ci sono, al momento, denunce di scomparsa.