
La lettera recapitata alle piccole Emma e Martina
Giussano, 11 gennaio 2016 - Una sconosciuta trova una letterina di Natale legata a un palloncino e fa felici due sorelline di Giussano. Le piccole, infatti, avevano attaccato la loro lista dei desideri per Santa Claus a un palloncino e lo avevano liberato durante la manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Giussano pochi giorni prima del 25 dicembre. Sulla letterina scritta a quattro mani da Martina ed Emma Giacchi, 6 e 3 anni, c’erano le richieste delle due bambine. Desideri che per il Natale 2015 difficilmente si sarebbero materializzati sotto l’albero, perché mamma Rita segue la più piccola nata con problemi e papà Gianni da alcuni mesi è disoccupato.
«Il 23 dicembre è pervenuto un pacco per le due bimbe, accompagnato da una lettera scritta a mano, in cui una donna, ha fatto una sorpresa a tutta la famiglia», racconta la mamma. «Cara Emma e Martina, ho ricevuto il vostro palloncino con le letterine. Non posso purtroppo realizzare tutti i vostri desideri ma vi auguro tanta felicità e serenità per voi e la vostra famiglia. Un piccolo pensiero, Buon Natale», il testo della lettera, firmata da un nome illeggibile. «Noi vorremmo ringraziare, con tutto il cuore, questa persona ma non sappiamo come fare e ci siamo affidati ai giornali nella speranza che legga l’articolo. Il suo gesto ha reso il nostro Natale speciale».
Un lampo di luce nella vita di una famiglia qualsiasi, che sta attraversando un momento difficile. Ma che le cose siano iniziate a volgere al meglio i quattro componenti della famiglia lo sospettavano da qualche settimana. Da quando a Roma, in piazza San Pietro hanno potuto esaudire un loro desiderio: incontrare Papa Francesco. «Credo nei segni, e l’ultima volta che Emma è stata ricoverata, per uno dei suoi controlli periodici in ospedale, c’era l’immagine di Papa Francesco – spiega mamma Rita –. Il nostro regalo di Natale, per tutta la famiglia era il viaggio a Roma, per incontrare il Santo Padre. È stato un momento unico per tutti. Quando è diventato Papa, la piccola Emma aveva un anno e mezzo e da allora il nostro più grande sogno era poterlo incontrare».
Grazie a un amico, la famiglia lo scorso 18 novembre ha potuto abbracciare il Pontefice: un’emozione che l’intera famiglia non scorderà. In meno di due mesi, dopo l’incontro, tanti i piccoli segni di speranza, che «grazie alla provvidenza ci sono arrivati in aiuto». Prima la sorpresa natalizia per le bambine, poi una buona notizia anche per papà Gianni. «Questa mattina inizia un periodo di prova in una nuova società: è un autista ha quasi tutte le patenti e da mesi era a casa senza lavoro. Siamo tutti fiduciosi che vada tutto bene», ha concluso mamma Rita.