Tre suoni prolungati con il corno da parte dell’ingegner Roberto Folchi, poi il grido "Fuoco!" del sindaco Andrea Basilico, a cui è stato consegnato il telecomando con la sequenza dei pulsanti da premere: tre colpi secchi distanziati di frazioni di secondo e la vecchia torre dell’acquedotto è venuta giù.
Si è come accasciata su un ’cuscino’ di terra preparato appositamente sulla piazza Giovanni XXIII. È precipitata perfettamente, senza sgarrare di un millimetro sulla traiettoria prevista, senza buttare neanche un sasso oltre le barriere metalliche preparate per l’occorrenza.
Un’operazione altamente spettacolare a cui hanno voluto assistere in molti ieri mattina nel pieno centro storico di Cogliate, a pochi metri dal campanile della chiesa parrocchiale di San Giuseppe e ancora meno dal Centro culturale Ferraroli a cui, in via precauzionale, sono stati rimossi i vetri, sostituiti temporaneamente con pannelli di legno. La demolizione controllata con esplosivo, messa a punto da BrianzAcque e dall’amministrazione comunale con il benestare della Prefettura di Monza, si è svolta come da protocollo, senza intoppi di alcun tipo.
La vecchia torre, alta 20 metri e appoggiata su una struttura portante costituita da 6 pilastri in cemento armato, era in disuso da oltre 50 anni e cominciava a mostrare i segni del tempo, col rischio di diventare presto un pericolo, oltre che da molto tempo un ingombro inutile. Accanto al sindaco Andrea Basilico c’era il vice presidente di BrianzAcque, Gilberto Celletti, che ad operazione conclusa ha dichiarato: "Ringrazio il sindaco, l’amministrazione comunale e i cittadini di Cogliate che, con spirito collaborativo, si sono adoperati per consentire la perfetta riuscita dell’intervento destinato a rendere disponibile uno spazio che concorrerà a dare alla piazza un nuovo volto". "È stato emozionante. Tutto è andato come previsto, con il minimo disagio per gli abitanti", ha aggiunto il sindaco Basilico. Sono stati in tutto 25 i cittadini evacuati per precauzione dalle abitazioni più vicine alla torre, invitati ad una colazione nei bar del centro per il tempo necessario agli ultimi preparativi prima del crollo. Poi è iniziata immediatamente la fase di rimozione delle macerie.
Le operazioni sono state seguite a debita distanza da una folla di curiosi, con un imponente schieramento di operatori per la prevenzione, tra carabinieri, polizia di Stato, polizia locale, protezione civile, vigilanza privata e volontari della Croce Rossa. Una volta libera, l’area della torre dell’acquedotto sarà restituita al Comune di Cogliate, che ne è proprietario, per la realizzazione di una nuova piazza. L’ intervento ha richiesto un impegno economico di poco meno di 90mila euro, interamente a carico di BrianzAcque.