
Monza, l’appello del responsabile del 118 all’incontro di “Brianza per il cuore”: le risorse sono limitate
"Il numero di emergenza 112 si attiva solo in condizioni di gravità reale o percepita. Non per una caviglia gonfia, per un mal di pancia o piccoli infortuni". È stato perentorio il dottor Gialunca Greco, rianimatore del San Gerardo e responsabile del 118 Monza e Brianza Areu Lombardia. Ieri è intervenuto a un incontro organizzato all’Arengario dall’associazione “Brianza per il cuore” per dare le istruzioni ai cittadini sull’utilizzo del numero di emergenza e come prestare i primi soccorsi se ci si imbatte in una persona in arresto cardiaco. "Le risorse sono limitate - sottolinea Greco - ci sono 17 ambulanze in servizio continuo e altre in funzione solo nelle ore diurne, per un totale di circa 30 mezzi. Se la popolazione di Monza e Brianza è di un milione di abitanti, succede che a volte l’ambulanza non ci sia. Quindi esce solo in caso di urgenza effettiva". A vegliare sui cittadini c’è comunque il numero 112 che fornisce le prime istruzioni su come comportarsi. "L’operatore farà una serie di domande - dice Greco -, si tratta di informazioni fondamentali per organizzare il soccorso più adatto". L’app “Where Areu” aiuta nella geolocalizzazione. Da 30 anni “Brianza per il cuore” lavora per la prevenzione contro le malattie cardiovascolari. Ha promosso l’apertura della Cardiochirugia, della sede del 118 e dal 2012 ha donato 16 defibrillatori semiautomatici, 8 dislocati in città e 8 nel Parco.
"In stazione è stato rubato due volte - sottolinea la presidente Laura Colombo Vago - e due teche sono state vandalizzate, danni per 800 euro. Abbiate cura di questi strumenti: non hanno mercato, quindi non ha senso rubarli". “Brianza per il cuore” sta contribuendo alla realizzazione della Cardiologia pediatrica, come sottolinea la presidente, nell’Unità operativa di Cardiologia in fase di ristrutturazione. Avrà spazi dedicati a bambini malati di leucemia e altri tumori oppure affetti da patologie rare e metaboliche. “Brianza per il cuore” sensibilizza i cittadini fin dalle scuole primarie. Ha colto il messaggio Enea Pignatelli, 8 anni, che frequenta la scuola Puecher: dopo l’operazione subita dalla nonna, ha deciso che da grande vuole diventare cardiochirurgo. "Da quando aveva 18 mesi - conferma la mamma Valentina Nuccio - Enea dice di voler curare il cuore delle persone".