CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Le vite “indegne” in scena. Ausmerzen racconta le storie dei più deboli

Domani alle 21 al Manzoni di Monza lo spettacolo sull’eugenetica nazista. Insieme a Renato Sarti sul palco ci sarà l’attrice Barbara Apuzzo.

Renato Sarti, protagonista e regista dello spettacolo “Ausmerzen” prodotto dal Teatro della Cooperativa di Milano. Al Manzoni porta uno dei suoi lavori più interessanti e di forte impatto emotivo

Renato Sarti, protagonista e regista dello spettacolo “Ausmerzen” prodotto dal Teatro della Cooperativa di Milano. Al Manzoni porta uno dei suoi lavori più interessanti e di forte impatto emotivo

Vite indegne di essere vissute. Sono quelle dei più deboli, raccontate da Renato Sarti, regista e protagonista di “Ausmerzen” che sarà in scena al teatro Manzoni di Monza domani alle 21, per il ciclo “Altri percorsi”. Coautori Marco e Mario Paolini, Michela Signori, Giovanni De Martis; adattamento, regia, scena e costumi di Renato Sarti, con Barbara Apuzzo, produzione Teatro della Cooperativa di Milano. Ausmerzen viene da “aus merz”, da marzo. È una parola di pastori, indica qualcosa che va fatto in quel tempo. A marzo le pecore e gli agnelli che nella transumanza rallentano la marcia vanno soppressi, proprio come i deboli nell’eugenetica del nazismo. "A metà degli anni Novanta - ricorda Sarti - mentre stavo preparando uno spettacolo sul lager della Risiera di San Sabba a Trieste, venni a conoscenza dell’Aktion Te Vier, l’Azione Ti Quattro, il primo sterminio di massa nazista: l’eliminazione di settantamila tedeschi fra malati mentali, portatori di handicap e bambini affetti da malformazioni. Quando vidi “Ausmerzen” di Marco Paolini, che parlava di tutto quello che aveva determinato, preceduto e seguito la T4, rimasi colpito. Paolini - cotinua Sarti - fa comprendere in maniera limpida e cristallina come l’eugenetica, che perseguiva l’igiene razziale, con la sterilizzazione prima e l’eliminazione fisica dopo, fu uno degli elementi che favorirono la nascita del nazismo e non il contrario".

Renato Sarti chiese a Marco Paolini di portare “Ausmerzen” al Teatro della Cooperativa per ricordare Franco Basaglia nel centenario della sua nascita. E lui gli diede carta bianca, lasciando che si cimentasse con uno dei suoi lavori più interessanti. Insieme a Sarti, sul palco ci sarà Barbara Apuzzo, attrice affetta da artrogriposi, "un’amica che ha frequentato il nostro teatro fin dagli inizi - ricorda il regista - e che renderà ancor più chiaro il messaggio di Ausmerzen". Dopo lo spettacolo il pubblico potrà incontrare Renato Sarti e Barbara Apuzzo, insieme a Matteo Schianchi, ricercatore all’Università degli Studi Milano-Bicocca. Biglietto intero 21 euro, ridotto 17.