DARIO
Cronaca

Le strisce blu e l’unica multata che ha esultato

Crippa Quando ha scoperto che aveva preso una multa, ha esultato. Perché in una città come quella di Monza che...

Crippa Quando ha scoperto che aveva preso una multa, ha esultato. Perché in una città come quella di Monza che...

Crippa Quando ha scoperto che aveva preso una multa, ha esultato. Perché in una città come quella di Monza che...

Crippa

Quando ha scoperto che aveva preso una multa, ha esultato. Perché in una città come quella di Monza che si sta colorando di blu, il colore utilizzato per tracciare i nuovi stalli a pagamento che, da una notte con l’altra, stanno mettendo alla prova la pazienza di tanti automobilisti, c’è anche chi per una volta le cose le ha viste da tutt’altra prospettiva. Si tratta di una signora della provincia di Mantova, alla quale nei giorni scorsi, di passaggio da Monza, era stata rubata la macchina. Purtroppo, un’eventualità con la quale tutti o quasi ci siamo trovati ad avere a che fare e che lascia con una sensazione di ingiustizia mista a rabbia e dispiacere per un esborso economico imprevisto. Più o meno le medesime sensazioni, ovviamente in versione ridotta, che si provano anche quando la macchina c’è, nessuno l’ha rubata, ma ci si ritrova sopra l’odioso bigliettino staccato dal libretto delle multe del vigile o dell’ausiliario della sosta.

Ecco, per la signora di Mantova mai multa è stata però tanto gradita. Gli agenti della polizia locale di Monza, multandola, hanno di fatto ritrovato l’auto rubata, che evidentemente il ladro aveva parcheggiato, forse proprio sulle strisce blu, senza ovviamente pagare il dovuto balzello. E così un agente particolarmente scrupoloso, a quanto raccontato dalla derubata, avrebbe individuato il posto preciso in cui era stata lasciata la sua auto dopo il furto permettendo alla legittima proprietaria di farsela riconsegnare. Una disavventura costatale le spese di trasporto, oltre a quelle della multa, ma che comunque si può definire andata a buon fine. Leggere di questa notizia forse strapperà un sorriso, anche se difficilmente cambierà qualcosa per le centinaia di persone che si sono ritrovate spodestate da un giorno con l’altro, in una città priva di mezzi di trasporto, dell’agognato angolino in cui parcheggiare per andare al lavoro, a fare una commissione o magari solo quattro compere.