Gualfrido Galimberti
Cronaca

Le società: ricorso al Consiglio di Stato

Il Tar ha sospeso l’operazione di fusione per discutere nel merito il 2 dicembre. Ma le multiutility non aspettano

Le società ricorreranno al Consiglio di Stato per confermare la legittimità dell’operazione, convinte della coerenza normativa e dell’assoluto valore industriale della stessa. Con un comunicato congiunto il gruppo seregnese Aeb e il gruppo A2A annunciano la loro volontà di dare battaglia per portare a termine l’accordo a lungo discusso e passato al vaglio dei Consigli comunali. La nota è stata diffusa a poche ore di distanza dalla scelta del Tar di confermare la sospensione dell’operazione fino al 2 dicembre, per discutere nel merito i ricorsi presentati da due aziende del settore e dal consigliere comunale Tiziano Mariani (leader della lista civica “Noi x Seregno“).

Le due multiutility, però, hanno deciso di non attendere nemmeno quella data. Secondo i programmi la nuova realtà che vorrebbero costituire doveva essere operativa entro la fine del mese di luglio. Di qui la scelta di opporsi all’ordinanza cautelare. "Prendiamo atto con sorpresa delle due ordinanze depositate dal Tar Milano - spiegano le due società nella nota congiunta - che, inaspettatamente, ha provvisoriamente sospeso l’efficacia della delibera del 20 aprile 2020 con cui il Comune di Seregno aveva approvato l’operazione di aggregazione territoriale relativa a Unareti Spa e Aeb Spa". Secondo le due multiutility l’operazione "permetterà di rinforzare la competitività e la vocazione territoriale di Aeb, garantendo una crescita sostenibile e duratura nel tempo". Tesi che nella nota viene supportata da numeri: previsti investimenti superiori a 300 milioni di euro in 5 anni, di cui oltre 190 milioni di euro nei territori dei Comuni soci. Attesi anche "concreti e significativi benefici industriali": rafforzamento della capacità competitiva di Aeb, migliore accesso al credito e rinforzata capacità di investimento, sinergie commerciali e operative, sharing di piattaforme e know-how per nuovi servizi innovativi."La nuova Aeb post aggregazione - si afferma nella nota - potrà contare, grazie agli apporti di A2A, su un margine operativo lordo di oltre 50 milioni di euro, raggiungendo una dimensione di primo piano nel panorama nazionale".

Di tutt’altro avviso Tiziano Mariani, che si frega le mani per questo rinvio e rincara la dose lasciando immaginare ulteriori azioni legali in base a quello che sarà il pronunciamento del Tar: "Le motivazioni del mio ricorso contro l’iter di fusione tra Aeb Spa e A2A Spa sono state accolte. Un successo che è solo il prologo della sentenza di merito che ci attendiamo favorevole a dicembre. La legge si è dimostrata davvero uguale per tutti e ora coloro che hanno pervicacemente insistito nel portare avanti una operazione illegittima dovrebbero serenamente rassegnare le loro dimissioni. Spiace per i colleghi consiglieri comunali che, benché più volte richiamati all’attenzione verso la palese violazione delle norme, hanno creduto comunque opportuno esprimere il loro assenso, di cui saranno chiamati a rispondere politicamente e per legge".