
Le panchine dei ragazzi. Multicolori, europeiste e persino per la gentilezza
Anche sedersi ha un significato. Che va dalla gentilezza all’europeismo. Perlomeno in Brianza, dove a breve, accanto alle panchine più classiche e alle quelle rosse anti-violenza già assai diffuse, ne arriveranno diverse altre portatrici di vari messaggi. A Macherio e Lissone, in particolare, ne sono state messe in cantiere alcune che presto faranno bella mostra di sé in luoghi frequentati delle città. La prima a comparire sul territorio sarà la “panchina della gentilezza”, che verrà inaugurata martedì 17 a Macherio: sarà una seduta di colore lilla, realizzata da alcuni ragazzi del paese e dei dintorni in via Grandi.
A darle vita sono stati i giovani di “Useful Work”, un laboratorio di riqualificazione degli spazi del territorio promosso dalla cooperativa sociale La Grande Casa insieme al Comune e che ha coinvolto a fine estate ragazzi tra i 15 e i 19 anni in un’iniziativa a cavallo tra lavori socialmente utili, esempio di educazione civica ed esperienza di partecipazione attiva alla vita della comunità. Una volta battezzata, la panchina sarà a disposizione di tutti. "Il lilla è il colore della gentilezza - spiegano dal municipio - e vuole indicare sia il gesto che hanno fatto i ragazzi per tutti i cittadini sia un auspicio per tutta la popolazione".
A Lissone invece la Giunta di centrodestra guidata dalla sindaca Laura Borella ha dato il via libera alla realizzazione, sotto il palazzo comunale di una “panchina europea”, ossia una seduta che sarà pitturata con i colori della bandiera dell’Europa: la proposta è partita dal Movimento Federalista Europeo e l’Amministrazione l’ha fatta sua. La panca sarà collocata nell’area tra via Gramsci e via Maggiolini, proprio accanto al municipio, e verrà intitolata a Robert Schuman, uno dei padri della futura Europa unita, il cui nome è legato alla creazione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, prima di una serie di istituzioni sovranazionali che hanno condotto a quella che oggi è l’Ue. Obiettivo "stimolare nei cittadini, soprattutto nelle giovani generazioni, il senso di appartenenza all’Unione Europea e di condivisione dei suoi valori fondativi".
Sempre a Lissone, il circolo cittadino del Pd ha lanciato l’idea di donare alla città una “panchina arcobaleno”, "per dire no alla violenza di genere". Lo scopo è "dare uno stimolo continuo alla riflessione sul tema e, simbolicamente, contribuire alla lotta contro qualunque forma di violenza". Un passo deciso di fronte all’ondata di femminicidi che ha investito anche quest’anno l’Italia e dopo gli insulti social piovuti sul Brianza Pride, "tutti episodi - sottolineano i dem - che nascono da un retaggio culturale sbagliato". Ma di panche con un chiaro messaggio a sfondo sociale e civico in Brianza ne esistono già moltissime legate al tema della sensibilizzazione sulla violenza contro le donne. Si tratta delle cosiddette panchine rosse, di cui si trovano esemplari ormai in quasi tutte le città: Monza, Lissone, Concorezzo, Carate, Sovico, Macherio, Nova, Desio, Vimercate e Arcore, dove la seduta era stata affiancata anche da cassette per il bookcrossing. Sempre in tema di diritti delle donne, a Lentate è stata creata una “panchina gialla”, che vuole ricordare col colore delle mimose dell’8 Marzo. Altre panchine, dipinte con i colori rossi e bianchi dell’Aido, sono state installate a Triuggio, Sovico e Albiate per sensibilizzare sul valore della donazione degli organi.