
Si inaugura oggi la mostra dello street artist: in via Carlo Alberto le opere sui luoghi simbolo della città
È Joepalla a raccontare visivamente il paesaggio di Monza in un excursus pittorico didascalico quanto trasognato. Oggi, alle 18, si inaugura la mostra dello street artist monzese che di fatto fa da preludio alla Monza Paesaggio Week, in programma da lunedì in Villa Reale e in altre sedi cittadine, in cui si discuterà con gli studiosi dei futuri cambiamenti della città, in chiave urbanistica e ambientale. Sarà però la Joebox – così il nome dello spazio che spunta come una bomboniera di sorprese a metà di via Carlo Alberto (all’incrocio con via De Amicis) – a raccontare le suggestioni e le forme di bellezza che esprimono gli scorci più iconici del capoluogo brianzolo. In maniera trasognata, appunto. Perché la cifra di Joepalla, anche nel raccontare la sua Monza, sta proprio in questo: unire la rappresentazione figurativa – con 7 quadri e 13 bozzetti artistici, entrambi in serie retouché –, all’astrazione del colore e di certe trovate espressive, come lo spessore modulato dei contorni. "È un viaggio nella mia Monza, in quella che vivevo da ragazzo in bicicletta, a cui sono legati i miei ricordi – rivela il pittore –. Sono partito dai bozzetti per poi traslarli in quadri. Saranno entrambi 23 di numero quando arriverò al racconto completo della città. Quelli esposti sono i primi che ho realizzato, corrispondenti ai luoghi monzesi più conosciuti". Si va dal Duomo all’Arengario, dall’Autodromo alla Villa Reale. Si passa per la tomba di Umberto I, per il ponte di San Gerardino e quello dei Leoni, fronteggiando il cinema Capitol, per poi transitare in piazza Trento e Trieste, via Italia, e ancora Casa del fascio (teatro Binario 7), stadio Brianteo e “la Galla”, l’abitazione di Joepalla in via Gallarana, illuminata da un fascio laser alieno. "Tutti i bozzetti hanno parti illuminate da colori fosforescenti – chiarisce l’autore –, sono le “extra visioni” monzesi. Navicelle aliene che illuminano con il raggio i monumenti e lo studio di casa mia, laboratorio delle mie creazioni". Varcando la soglia della Joebox si entra nel suo mondo a 360 gradi. Anche le pareti sono state stuccate e “disegnate” da lui, usando del nastro isolante nero a riprodurre contorni di alberi e monumenti che richiamano i Boschetti Reali. "È per me una fortuna aver potuto personalizzare artisticamente questo spazio – spiega l’artista –. Per questo ringrazio il proprietario, Renato Guzzi, che ha concesso questo immobile e quello a fianco per la mia esposizione e quella sulle architetture monzesi d’epoca fascista qui a fianco. La generosità dei privati fa la differenza nello stimolare l’arte e la cultura in città". La mostra è visitabile fino al 2 giugno, da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20, e sabato e domenica dalle 10 alle 20.