Bello, curato, vivibile. Affacciato sul Parco, anzi, proiettato in qualche caso proprio dentro il grande polmone verde, a due passi da Monza e solo qualcuno in più da Milano, capace di tenere assieme la dimensione tipica del paese brianzolo con quella della piccola cittadina. Un luogo a misura d’uomo, ma a un tiro di schioppo dai servizi del capoluogo, primi fra tutti ospedale e università, che di fatto, per quanto formalmente monzesi, si trovano però a cavallo del territorio vedanese. Così appare Vedano al Lambro a chi ci arriva per la prima volta, a chi - e non sono pochi - ci si trasferisce da fuori o ai tanti che nel fine settimana giungono qui come punto di partenza per una passeggiata all’interno del Parco di Monza. Un posto tranquillo e ordinato, che non manca di vivacità culturale grazie al solido tessuto di associazioni, a partire dallo storico Circolo culturale don Primo Mazzolari ma anche da realtà più recenti, come l’associazione Rebelot, o le molte società sportive. Un centro storico che negli anni è diventato sempre più gradevole, anche se il commercio vive da tempo qualche difficoltà. Una Vedano dai due volti, insomma, come due sono sempre state le anime che l’hanno abitata. Da una parte i vedanesi doc, quelli che in paese ci sono nati e cresciuti, e che magari ci hanno trascorso pure la vita lavorativa. Dall’altra chi è arrivato da fuori, spesso da Monza o da Milano, attirato da una migliore qualità della vita, dalla minor frenesia e da costi delle case che, per quanto alti (tra i più alti della Brianza), restano competitivi per chi ha in tasca i soldi della vendita di un’abitazione in grandi città. Due facce che un tempo erano maggiormente separate e che oggi invece si mischiano sempre di più.
"Oggi c’è tanta gente che abita qui, ma spesso sono persone venute da fuori che non vivono la realtà del paese - racconta Silvana Biassoni -. Lo dico col cuore: io a Vedano sono molto attaccata, per me non esiste altro posto che Vedano, la mia vita è qui. Negli anni ci sono state migliorie in paese, e ben vengano, ma non sono vissute dai residenti. Una volta Vedano era quello che si intende proprio per paese, più vissuto da gente radicata qui. Oggi molti lavorano altrove e questo si vede. Però Vedano non lo cambierei con nessun altro luogo". Anche se un po’ diverso dal passato, resta ancora oggi un buon posto dove vivere e trascorrere il tempo, anche solo qualche ora di svago. "Certo - conferma Biassoni -, il paese è migliorato nelle case, nelle abitazioni, in alcuni servizi, come estetica del centro. Una sua vitalità ce l’ha. È bello viverci, abbiamo il Parco che è un grande polmone verde a disposizione. Vedano è un paese vivo, ma purtroppo commercialmente no, su questo fronte non è più servito come una volta, in questo c’è una mancanza". Ancora una volta due volti, che si tengono assieme, tutto sommato in un equilibrio che, a chi capita da queste parti o a chi ci ha vissuto mezza vita, non pare poi così male.