BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’asparago parte bene e batte cassa: "Ci servono nuovi contadini"

Grande successo alla cena di apertura della kermesse, tutto esaurito ai tavoli dell’oratorio San Luigi "Quest’anno la produzione non arriverà però a 100 quintali, per ora manca il cambio generazionale".

ViviMezzago al lavoro alla trattoria dell’oratorio: l’inaugurazione della kermesse ha fatto il tutto esaurito fra gusto, passione e olio di gomito

ViviMezzago al lavoro alla trattoria dell’oratorio: l’inaugurazione della kermesse ha fatto il tutto esaurito fra gusto, passione e olio di gomito

Un avvio coi fiocchi, degno dei migliori auspici: tutto esaurito a Mezzago, l’Asparago Rosa apre la sagra col botto. Cena di gala, quest’anno, all’oratorio San Luigi, ospiti di ViviMezzago, menu, esecuzione e servizio impeccabili per gli ospiti fra i quali amministratori e associazioni.

Un evento al quale nessuno vuole mancare. Protagonista, l’ortaggio che ha scritto un pezzo di storia economica e sociale di questo territorio, ripescato dopo essere caduto nel dimenticatoio grazie a un progetto del Comune e dell’università e adesso alla ricerca di nuove leve. Perché non sono tutte rose. "Serve ricambio generazionale", dice Antonio Colombo della Pro loco, 80 volontari al lavoro fino al 23 maggio alla Locanda degli Archinti, nello splendido palazzo d’origine medievale che domina il borgo. Il pubblico riempie entrambi i ritrovi della festa e partecipa al ricco programma della kermesse che non è un semplice contorno, ma espressione di impegno per il territorio e i suoi coltivatori.

"Due di loro si sono ritirati per limiti di età - ricorda Colombo -. La produzione 2025 non arriverà a 100 quintali, siamo a meno della metà di quando eravamo a ranghi completi. Abbiamo dovuto escludere la grande distribuzione dai nostri canali, nonostante ci avessero già sollecitati. Riusciamo a fare fronte alla domanda della festa e alla vendita diretta, ma solo qui. Stavolta, chi ci chiama da Monza e dal resto della provincia deve venire a trovarci".

Anche Giovanni Vitali, presidente di Caam, la cooperativa che riunisce gli asparagicoltori di casa, affronta il nodo del futuro: "L’investimento che si fa adesso darà frutti fra 3 o 4 anni. Desideriamo ampliare i terreni dedicati, ma per farlo servono altre braccia". Fu proprio la cooperativa negli anni Novanta a favorire un altro complicato passaggio di testimone.

La sua nascita guidata dal Comune ha regalato più di 20 anni di sviluppo e adesso un altro ciclo volge al termine. Per il momento ci si gode il successo regalato dai golosi. In poco meno di un mese, qui, a gustare l’asparago in tutti i modi, arrivano da mezza Lombardia. Un vero esercito di amanti del gusto: 6mila persone messe a tavola ogni anno in quattro weekend. Il sindaco Massimiliano Rivabeni gonfia il petto d’orgoglio. All’asparago rosa ha dedicato una delega, "segno dell’attenzione che mettiamo alla nostra star". Sabato sera all’oratorio ha fatto gli onori di casa.