
L’artista, il dottore e la cura dei versi. Contagiati dalla “poesiaterapia“
La poesiaterapia dell’associazione monzese Millegru, fondata nel giugno 2009 a Monza, viene esportata a Verona e insieme alla biblioterapia da oggi dà vita alla Bipo (associazione italiana biblioterapia e poesiaterapia; associazionebipo.it). In un periodo in cui la richiesta di aiuto emotivo e psicologico diventa sempre più grido di massa, che richiede il saper curare e prendersi cura dell’altro e di sé, verrà presentata per la prima volta ufficialmente. Da un lato c’è l’Università degli studi di Verona che, grazie al professore associato e direttore Federica Formiga e Marco Dalla Valle, principale divulgatore italiano di questa arte della terapia hanno avviato in Italia il primo Master in Biblioterapia e il Centro di ricerca sulla biblioterapia, mentre sul fronte della poesiaterapia, c’è il gruppo di ricerca poetica dell’associazione Mille Gru di Monza guidato dai monzesi Dome Bulfaro (principale divulgatore italiano di questa arte terapia) e Paolo Maria Manzalini, psichiatra dell’Asst Brianza di Vimercate. Bipo nasce a Verona, perché qui insegnano al Master in biblioterapia i due veronesi Marco Dalla Valle (Biblioterapia, biblioterapia applicata e ricerca sulla biblioterapia), Irene Monge (Filosofia della narrazione) e Dome Bulfaro (Poesiaterapia e Lettura espressiva poetica). Per la poesia Bulfaro e Manzalini lavorano con preadolescenti, bambini, malati terminali degli ospedali di Lecco, Milano, Lugano e a Monza con l’Hospice Santa Maria delle Grazie, stimolando la scrittura, l’ascolto e l’enunciazione di testi poetici.
"La poesia – spiega Dome Bulfaro – diventa un canale per ascoltarsi, esprimersi e trasformare la propria sofferenza in un processo di rinascita. Scegliendo le parole si torna a scegliere se stessi. Abbiamo lavorato anche con gli ospiti di una casa di riposo di Melbourne in Australia, in collaborazione con l’Istituto di cultura italiana di Melbourne, per aiutare alcuni nostri anziani connazionali a combattere lo stato depressivo, trasmettendo la loro esperienza e il loro vissuto attraverso la scrittura poetica". In oncologia la poesia si affianca alle cure, toccando le corde più profonde dell’essere umano.