FABIO LUONGO
Cronaca

L’arte dell’autonomia. I ragazzi di Facciavista riaprono le botteghe del Rinascimento

All’Arengario il live painting coordinato da educatrici e maestri su iniziativa dell’atelier avviato dall’associazione di volontariato.

L’arte dell’autonomia. I ragazzi di Facciavista riaprono le botteghe del Rinascimento

L’arte dell’autonomia. I ragazzi di Facciavista riaprono le botteghe del Rinascimento

Osservando il laboratorio di Facciavista andato in scena ieri in piazza dell’Arengario durante Monzaut, viene naturale l’accostamento con il Rinascimento. Un Rinascimento non solo civile e morale, ma proprio nel senso storico-artistico del termine: l’atelier imbastito dall’associazione di volontariato per i ragazzi autistici sembrava un’antica bottega rinascimentale.

Il progetto si ispira infatti alle antiche botteghe fiorentine, vere e proprie comunità di creatività e innovazione. Non solo luoghi di produzione artistica, ma anche scuole di formazione per la nuova generazione di artisti.

Così dalle 19 alle 21 ha preso il via il live painting coordinato da due educatrici e diversi maestri artisti che hanno fatto dipingere un gruppo nutrito di ragazzi che con una certa delicatezza di mano hanno prodotto opere raffinate ed espressive.

"I quadri dei nostri ragazzi sono stupendi – commenta Bruna Bonzini del direttivo di Facciavista – Questo pomeriggio con il nostro gazebo ne abbiamo venduti tantissimi. Le persone osservandoli si fermano e ci fanno i complimenti".

"L’obiettivo del nostro laboratorio è sviluppare le abilità artistiche di ogni partecipante – continua la volontaria –. Attraverso il lavoro condiviso, i ragazzi scoprono nuove tecniche, esplorano diversi materiali e, soprattutto, esprimono se stessi in modi che forse non credevano possibili. L’arte diventa così uno strumento di crescita personale, ma anche di riconoscimento sociale". Un luogo di creazione diventa così un ambiente educativo e formativo. "Come nelle botteghe fiorentine – conclude Matteo Perego, presidente di Facciavista – Il nostro laboratorio mira a trasformare la passione e l’abilità artistica dei ragazzi in una professione. Sappiamo quanto sia complesso il mondo dell’arte e quanto sia difficile vivere del proprio lavoro. Tuttavia, il nostro impegno è quello di offrire ai ragazzi di Facciavista le competenze e le opportunità necessarie per autosostenersi. Vogliamo che i nostri ragazzi non solo sviluppino le loro doti artistiche, ma anche che trovino in esse una fonte di reddito e autonomia. Vogliamo che diventino artisti a tutti gli effetti, riconosciuti e apprezzati per il loro talento e per il contributo unico che possono offrire al mondo dell’arte".

Alessandro Salemi