Muggiò, Diego e il Green Bar sono l’anima del quartiere: "Questo è il posto di tutti"

Nello storico luogo di ritrovo sono cresciute intere generazioni: lavoratori, pensionati, ragazzi e bambini. E due sere al mese si ride col cabaret

L’anima del quartiere  Diego e il Green Bar

L’anima del quartiere Diego e il Green Bar

Un riferimento per tutta la città. Il Green Bar di via Cinque Giornate è un locale storico che, negli anni, ha accolto intere generazioni. Tanti i muggioresi che almeno una volta hanno messo piede qui dentro. "La nostra gestione è iniziata nel 2010 – racconta Diego Persona, il titolare –, ma la storia di questo locale parte ancora più da lontano, visto che il bar è aperto da almeno 50 anni. I vecchi paesani lo conoscono tutti. Continua a essere il bar di tutto il quartiere, perché davvero chi viene qui si sente come a casa". Negli anni, con il cambiamento della società e degli stili di vita, è cambiata un po’ anche la clientela.

"Prima c’erano altre attività qui attorno – commenta il titolare – così come tanti cantieri. Il quartiere cresceva a vista d’occhio, anche dal punto di vista edilizio e per questo motivo il Green Bar era il luogo in cui entravano il muratore, il falegname, i committenti. Per molti una pausa caffè per tirare il fiato durante la giornata, ma anche l’occasione per bere una birretta in compagnia prima di tornare a casa alla fine dell’attività lavorativa. Ora le cose sono cambiate, anche in questi ultimissimi anni: il Covid ha fatto la sua parte modificando le abitudini di tutti noi. Adesso è facile constatare che la sera si esce un po’ meno". Persona, però, non è mai stato quello con le mani in mano: sempre pronto a organizzare qualcosa, anche per ravvivare tutto il quartiere. "Prima del Covid avevamo provato a fare le feste di quartiere. Nel nostro piccolo erano davvero belle, anche se impegnative. Poi siamo passati all’iniziativa della serata mensile del cabaret. Venivano artisti professionisti, che sfruttavano questa occasione per provare gli sketch e i personaggi da proporre al grande pubblico. Ora siamo ripartiti con questa iniziativa, finora un paio di serate. Sembra che la cosa possa funzionare". Difficile identificare, però, oggi come oggi il cliente tipo: "C’è davvero di tutto qui – spiega –. E anche di ogni nazionalità: i miei clienti, mi riferisco in particolare a quelli più abitudinari, sono originari di ogni Paese. Qualcuno perché abita qui, altri perché vengono insieme a persone del quartiere. Ci sono i vicini che vengono a farsi quattro risate, poi ognuno va a casa sua. C’è chi viene a leggere il giornale, chi entra per un aperitivo. Qualcuno, invece, lo vedo soltanto dopo cena. È il bar di tutti. Vengono per stare bene e per quattro chiacchiere. I muggioresi? Non so: chi viene qui ha voglia di ridere e scherzare. Non c’è gente pettegola".

Il Green Bar, però, ha anche un’altra caratteristica: è il locale che piace alle famiglie. Sanno che lì i figli sono al sicuro. "Questo è verissimo – conferma Persona –, qui vediamo spesso anche i bambini. Qualcuno prende le caramelle prima di andare a scuola, altri si fermano al ritorno. Ci sono anche i bambini che vengono qui nel pomeriggio perché non ci sono a casa i genitori. Sanno che per loro la porta è sempre aperta, le famiglie possono contare su di noi anche quando sono in difficoltà per la custodia dei figli. Siamo inseriti nel quartiere, ci sentiamo parte viva del quartiere. E, visto che qui ci si sente davvero come a casa, accogliamo tutti, grandi e piccoli, cercando di mettere a loro agio gli uni e gli altri. Questo è un posto tranquillo, a noi piace essere in armonia con tutto il quartiere e contribuire, per ciò che possiamo, alla sua vivibilità".