ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’agenda Brianza. Le aziende chiedono più formazione e meno burocrazia

Sicurezza, istruzione specifica, sostenibilità sono in cima alle priorità. Lo rivela l’ultimo sondaggio di Apa Confartigianato fra gli associati.

L’agenda Brianza. Le aziende chiedono più formazione e meno burocrazia

L’agenda Brianza. Le aziende chiedono più formazione e meno burocrazia

Formazione professionale, Comunità energetiche rinnovabili (Cer), e sicurezza, questi sono i tre requisiti che chiedono oggi con forza gli artigiani di Monza e Brianza per solcare un futuro e una prospettiva a lungo termine per le loro attività, da sempre identitarie per il tessuto economico brianzolo. I dati sono emersi in maniera inequivocabile dalla quarta edizione del sondaggio “La città che vorrei“, redatto da Apa Confartigianato imprese, che, partendo dalle istanze degli artigiani, si rivolge agli amministratori di oggi e, soprattutto, di domani.

Ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi sulle amministrazioni comunali nelle quali ha sede la propria attività e rispondere ad una serie di domande per comprendere il livello di gradimento dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione, con una ricerca che quest’anno si è allargata ai temi delle due grandi transizioni: green e digitale, intelligenza artificiale compresa. Hanno partecipato al sondaggio di Apa Milano Monza e Brianza oltre 200 imprenditori, di cui il 62,4% di questi sono brianzoli, vedendo come categorie più rappresentate quella metalmeccanica (21%), degli impianti (16%), e gli artigiani del legno-arredo (10%).

Per il 70,3% degli intervistati la cosa più importante nel rapporto con la pubblica amministrazione è la chiarezza e la semplicità burocratica, mentre la priorità numero uno per i prossimi anni a livello di politiche attive sta negli investimenti in formazione professionale (32,7%). Alle amministrazioni del domani gli artigiani chiedono di essere collettore per reti di impresa - lo chiede oltre l’80% degli intervistati - che siano ente organizzatore di corsi di formazione extra-scolastici (44,6%), e che investano in nuovi insediamenti artigiani. Oltre il 50% del campione ha affermato di aver iniziato in azienda investimenti per una produzione più sostenibile e di questi il 16,8% ha dichiarato di voler proseguire anche con un supporto del proprio Comune. Più specificamente gli imprenditori brianzoli chiedono più investimenti sugli uffici bandi comunali, che possano rispondere ad esigenze di crescita anche tramite finanziamenti specifici. Altra questione vitale per loro riguarda la necessità di investimenti sulla formazione professionale, legata alla problematica della mancanza di manodopera, specializzata e non.

Le altre priorità brianzole per i prossimi anni sono la sostenibilità - in particolare con un supporto pubblico per la nascita di comunità energetiche rinnovabili - la viabilità e la sicurezza, insieme a una sollecita richiesta di semplicità burocratica. "Pur mantenendo la nostra necessaria indipendenza e imparzialità nei confronti dei diversi schieramenti, non possiamo estraniarci dalle discussioni che impegnano i Comuni al voto – spiega il segretario generale di Apa Confartigianato Imprese, Enrico Brambilla –. Quest’anno abbiamo riproposto la rilevazione aggiungendo anche alcune domande relative alle grandi trasformazioni dell’impresa e della società tutta: sostenibilità, politiche green e intelligenza artificiale: sfide fondamentali da affrontare subito".