
Un probabile calo di produzione dovuto a ragioni climatiche e riduzione degli asparagicoltori sarà compensato da una qualità da primato
Raccolta appena cominciata, il giorno prima di Pasqua, "e già un ettaro perso" per Gualtiero Mattavelli dell’Agricola Rino. "Colpa del ristagno d’acqua", dice lo storico asparagicoltore mezzaghese. "Il tempo adesso è favorevole - aggiunge Giovanni Vitali, presidente di Caam, la cooperativa che riunisce gli altri coltivatori del borgo - in termini di quantità abbiamo una riduzione, ma se continua così dal punto di vista della qualità, sarà un’annata memorabile". Loro pensano alla materia prima, poi nelle cucine della sagra la macchina della festa trasforma tutto in menu che lasciano il segno.
Il risotto con le cialde di grana e l’asparago rosa a tocchetti, e il grande classico di stagione, uova e asparagi, alla cena di inaugurazione hanno fatto centro. Anche per il clima di squisita cordialità in cui le portate vengono servite. È un evento da grandi numeri, ma chi è a tavola non è un cliente. Tutti si sentono coccolati, e anche questo contribuisce al successo dell’appuntamento. "Dietro a tutto c’è una lunga preparazione, il servizio è faticoso, corriamo per ore, ma è entusiasmante - racconta Stefania Maggioni, presidente di Vivi Mezzago, il gruppo che gestisce la Trattoria dell’Asparago rosa all’oratorio -. Vedere la gente soddisfatta è impagabile". Guida una brigata dove non mancano i giovani, anche precettati dai genitori per dare una mano. "È questo lo spirito della festa e anche quello della comunità". E non è una frase fatta. Come i pilastri della sagra: inclusione, solidarietà, speranza e buon gusto. “Asparagicoltore per un giorno“, la visita nei campi con la possibilità di calarsi nei panni di chi produce, cura e raccoglie l’asparago dalla punta violacea avvicina il pubblico al modello agricolo che ha cambiato il destino di questo spicchio di Brianza regalando una lezione di sostenibilità. Nasce tutto dalla terra e in tanti corrono per toccarlo con mano almeno una volta.
Bar.Cal.