La fine di un anno scolastico e l’inizio del nuovo sono segnati dalla dotazione dei libri di scuola e dal tentativo - spesso vano - di venderne almeno qualcuno di quelli che non servono più. Scambi tra fratelli e circuiti dell’usato, tra cui Il Libraccio e i gruppi dei genitori, possono venire in aiuto, ma il cambio delle edizioni obbliga spesso all’acquisto del nuovo. Gli anni più costosi sono tipicamente il primo e il terzo, con una “tassa“ dai 350 ai 420 euro. Al liceo linguistico Carlo Porta, ad esempio, l’acquisto dei libri nuovi incide sul budget familiare per 336,35 euro, poi ci sono da aggiungere i dizionari, quello di spagnolo, per esempio costa fino a 100 euto. Il dizionario di inglese, varia da 35 a 80 euro; quello di francese da 24 a 96 euro. Ma 11 testi su 14 si possono trovare usati, dimezzando la spesa. Esborso simile anche a Scienze umane: 334,95 euro per un set di libri nuovi. Al liceo classico Zucchi si spendono 368,55 più 76 euro di vocabolario di latino; quello di greco compatto costa 19 euro, quello più completo da 38 a 48 euro.
Il primo anno di liceo scientifico Frisi costa, invece, 404,75 euro per 14 testi a cui va aggiunto il vocabolario di latino. A meno che non si tramandino tra fratelli, i libri sono una spesa necessaria che si ammortizza in 5 anni. All’istituto tecnico Hensemberger (al primo anno di corso di meccanica e meccatronica) vanno via 401,60 euro, per 17 testi. Molti vengono poi utilizzati anche in seconda, per il biennio comune ad altri indirizzi sempre all’Hensemberger, stessa cifra al primo anno dell’indirizzo informatico. In terza il corso di studi si specializza e per il corso di meccanica e meccatronica il costo dei testi è di 473 euro. Anche al liceo artistico Nanni Valentini alla Villa Reale di Monza i testi cambiano dal biennio comune per tutti gli indirizzi alla terza, dove il piano di studi si dirama in 6 indirizzi diversi. Già al primo anno la spesa ammonta a 426,66 euro. In terza i testi cambiano. Per l’indirizzo di Design industriale, al terzo anno la spesa ammonta a 450 euro per 14 testi. Nelle scuole tecniche i testi specializzati per indirizzo fanno lievitare i costi rispetto ai licei classici e scientifici, dove per contro, pesano i dizionari. Chi ha detto che nelle scuole tecniche non si studiano le materie teoriche sui libri? Anche all’istituto alberghiero Olivetti la lista conta 15 libri di testo, per una spesa totale, riferita al il primo anno di 375 euro. Oltre a italiano (grammatica e antologia), inglese, tedesco e matematica, prima di affrontare i laboratori è necessario lo studio teorico delle materie di accoglienza, sala, cucina, scienze degli alimenti, diritto ed economia.
Anche nel triennio di enogastronomia occorre acquistare 8 testi, per 248 euro. Ben 370 euro di libri anche per chi si accosta al primo anno di Amministrazione finanza e marketing, mentre per l’istituto agrario Achille Mapelli la lista dei libri è ben nutrita: 14 titoli che spaziano tra italiano, fisica, chimica e tecnologia della rappresentazione grafica per un costo di 368,65 euro. Dal terzo anno lo studio si specializza in produzione e trasformazione che comporta una spesa in libri di 334 euro, per 11 testi tra cui alcuni di materie specifiche come produzioni animali e vegetali, economia agraria e biochimica.
C.B.