ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La Protezione civile in missione. Operazione “Lambro pulito”. Via i detriti dal Mulino Colombo

Diciotto volontari al lavoro per liberare il tratto di fiume dai materiali trasportati dalle recenti piene. Continua così senza sosta l’impegno a salvaguardia della tenuta idrogeologica della città.

I volontari della Protezione civile di Monza in azione al Mulino Colombo per togliere i detriti dal fiume Lambro

I volontari della Protezione civile di Monza in azione al Mulino Colombo per togliere i detriti dal fiume Lambro

Braccia, cuore e spirito di servizio. Ancora una volta il gruppo comunale volontari di Protezione civile di Monza ha dimostrato cosa significa esserci quando serve, e non solo a parole. Diciotto volontari – tra cui 3 dell’unità di Protezione civile dell’associazione nazionale Alpini di Monza – si sono rimboccati le maniche fino a tarda sera per liberare il tratto del Lambro nei pressi del Mulino Colombo, ingombrato dai detriti trasportati dalle recenti piene del fiume. Un intervento faticoso, divenuto un’ottima occasione per trasformare un’emergenza in una esercitazione. L’apprezzamento dei cittadini non si è fatto attendere. Sui social fioccano commenti di gratitudine per l’impegno dei volontari, spesso protagonisti silenziosi di una battaglia contro fenomeni climatici che a più riprese hanno messo alla prova la tenuta idrogeologica della città.

Anche lo scorso settembre le piogge battenti avevano creato un accumulo di detriti lungo il Lambro, per cui era stato necessario un imponente intervento in via Aliprandi e via Annoni. Quella volta fu svolto dalla ditta Global Service e della polizia locale. Un’intera giornata di lavoro per liberare le chiuse da rami e detriti. Un altro punto critico è il ponte del Santuario delle Grazie Vecchie, nel quartiere San Gerardo, dove le piene provocano ammassamenti pericolosi di vegetazione e materiale galleggiante. Il problema non è solo operativo, ma anche strutturale. I temporali degli ultimi anni stanno modificando il comportamento del Lambro: erosione degli alvei, caduta di alberi, trasporto di materiali lungo il fiume.

Il Parco di Monza, che si estende a monte, è particolarmente vulnerabile. Così, ogni piena contribuisce a trascinare legname, ramaglie, rifiuti. Uno dei punti più delicati resta la chiusa che regola il deflusso delle acque dal Lambro al Lambretto. Qui il deposito di materiali è continuo e compromette la tenuta del sistema idraulico. A sorvegliare tutto questo, c’è la Protezione civile di Monza. Una realtà solida e radicata, il cui Gruppo comunale volontari quest’anno ha compiuto 21 anni. Da allora, gli oltre 90 volontari divisi in cinque squadre - reperibili tutte le sere dalle 20 alle 6 per rispondere alle emergenze della città - sono diventati una costola operativa, coordinata direttamente dal Comune.