FABIO LUONGO
Cronaca

La Milanesiana a Seregno. La rassegna culturale porta Veronica Pivetti e Crepet

Al teatro San Rocco lo spettacolo con l’attrice sul ruolo della donna e il maschilismo. Una conferenza del noto psichiatra farà invece riflettere su alienazone e riscatto.

Veronica Pivetti interpreterà lo spettacolo teatrale “L’inferiorità mentale della donna“ ispirato a Moebius

Veronica Pivetti interpreterà lo spettacolo teatrale “L’inferiorità mentale della donna“ ispirato a Moebius

L’ironia graffiante di Veronica Pivetti e un certo sguardo maschilista sulle donne, ma anche le riflessioni di Paolo Crepet sull’empatia e la ribellione all’indifferenza, la sua esortazione a riappropriarci delle emozioni. Due spettacoli teatrali di prima fila per le date brianzole di uno dei maggiori festival letterari e culturali italiani. Farà tappa anche in Brianza, e più precisamente a Seregno, la nuova edizione de La Milanesiana, la rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arrivata quest’anno alla sua 26esima edizione. Il festival approderà con due appuntamenti al Teatro San Rocco intorno alla metà di giugno.

Il programma della Milanesiana è stato appena ufficializzato: l’iniziativa si snoderà tra maggio e luglio con 64 eventi in 19 diverse città italiane, mescolando letteratura, musica, teatro, cinema, arte e scienza, diritto e filosofia, economia, sport e fumetto. Il tema unificante, suggerito dal filosofo Massimo Cacciari, sarà quello dell’intelligenza, in tutti i suoi significati. Le due tappe di Seregno saranno le uniche in Brianza. La prima data da segnare sul calendario sarà il 19 giugno, quando sul palco di via Cavour arriverà Veronica Pivetti con lo spettacolo teatrale di Giovanna Gra “L’inferiorità mentale della donna“, liberamente ispirato al trattato omonimo di Paul Julius Moebius, uno dei testi più discriminanti, paradossali e, suo malgrado, esilaranti scritti tra fine Ottocento e inizio Novecento: con ironia pungente, Pivetti racconterà il Frankenstein della storia moderna, ossia la donna, attraverso le bizzarre teorie di certa scienza e medicina, che hanno considerato a lungo fisiologicamente inferiori le appartenenti al genere femminile, incapaci di pensare autonomamente.

La sera successiva, il 20 giugno, sempre al Teatro San Rocco sarà invece la volta dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet con la sua nuova conferenza-spettacolo “Mordere il cielo“, che affronta temi come l’alienazione emotiva e l’importanza di riscoprire la propria unicità: prendendo spunto dal suo ultimo libro, Crepet non nasconde le ansie e le angosce dei nostri tempi, lo smarrimento, ma di fronte a queste invita a ritrovare le nostre emozioni, la nostra sensibilità, l’identità più profonda di ogni essere umano, per essere ancora capaci, appunto, di mordere il cielo, ossia di provare nuove eresie e ribellioni.