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La Madonna del Piave ringiovanisce e il dipinto torna a vivere
È stata restituita alla devozione popolare in tutto il suo splendore e il 31 maggio sarà benedetta.
Per la Madonna del Piave ad Agrate Brianza inizia così una seconda vita.
L’opera è stata al centro di un restauro: a cancellare i segni del tempo è stata l’artista monzese Laura Ferrario.
Mentre a lanciare la raccolta fondi necessaria, invece, sono stati i parrocchiani della Casa di Betania che grazie all’aiuto di tantissime persone e con la regia della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, hanno centrato l’obiettivo racimolando i 10mila euro necessari.
La chiusura del mese mariano si terrà proprio all’edicola tra via Dante e via Piave che ospita l’affresco all’interno di Villa Angiolini, ma accessibile dalla strada. Sulla sua origine non ci sono dubbi, i racconti tramandati da chi c’era assicurano che la Madonna risale alla Grande Guerra e fu realizzata per ringraziare del ritorno dalle trincee degli eredi di casa.
L’edicola è dedicata proprio alla Regina del Pasubio, le montagne sulle quali i sodati italiani fra il 1915 e il 1918 difesero il confine senza che il massiccio venisse mai conquistato dagli austriaci.
Una pagina di storia che in città si intreccia con la fede. Il dipinto è stato pulito e consolidato, le viti arrugginite sono state eliminate e le fessure nel legno chiuse.
È stato sistemato anche il telaio in ottone e sostituito il vetro, in modo che l’affresco si conservi al meglio.
È emersa una firma, “Rondi“ sulla quale però bisognerà indagare, per ora non si è capito chi sia l’autore. La funzione in onore della sua creazione si terrà mercoledì prossimo alle 20.30.
Barbara Calderola