STEFANIA TOTARO
Cronaca

La holding della truffa I bonus sull’edilizia erano solo di facciata Sequestrati 32 milioni

Scoperta una rete di 70 società che creava crediti d’imposta inesistenti. Dopo varie cessioni riscuoteva i soldi in un ignaro istituto finanziario. La Guardia di finanza denuncia 40 persone e congela i loro patrimoni.

La holding della truffa  I bonus sull’edilizia  erano solo di facciata  Sequestrati 32 milioni

La holding della truffa I bonus sull’edilizia erano solo di facciata Sequestrati 32 milioni

di Stefania Totaro

Si allarga la maxi frode ai danni dello Stato per i bonus edilizi con 40 nuovi indagati e il sequestro di crediti fiscali per oltre 32 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Monza, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura monzese, ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza di crediti fiscali per un valore di oltre 32 milioni euro per le ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato e indebite compensazioni di crediti fittizi. In particolare, gli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria, dopo il sequestro da 90 milioni di euro eseguito lo scorso aprile, hanno proseguito l’attività d’indagine a seguito di anomalie antiriciclaggio ed alert di rischio emersi nei confronti di un commercialista di origini pugliesi residente a Legnano, che avrebbe eseguito da un’amplia platea di persone fisiche operazioni di acquisto di crediti riguardanti interventi edilizi della tipologia Bonus facciata 90%, ponendo in essere subito dopo cessioni “a catena“ dei medesimi crediti, per poi essere infine “monetizzati“ in un ignaro istituto finanziario.

Le Fiamme gialle hanno scoperto un vasto e ripetuto sistema fraudolento gestito da più persone fisiche, attraverso la costituzione di 70 soggetti economici tra ditte individuali e società (due con sede a Monza ed altre con domicilio fiscale in numerose provincie del territorio nazionale), volto alla creazione e circolazione di crediti d’imposta inesistenti e all’ottenimento di ingenti quantitativi di liquidità, utilizzando illecitamente l’istituto giuridico della cessione dei crediti fiscali tra il 2021 e il gennaio 2023. Sono state approfondite 25 posizioni di persone fisiche (verosimilmente ignare dello schema criminoso), di cui quattro residenti tra Monza e Desio, che sono risultate avere ceduto i crediti per l’esecuzione di presunti interventi edilizi, riscontrando una serie di elementi indiziari che hanno denotato la natura fittizia dei crediti, tra cui la mancanza dei necessari bonifici “parlanti“ o la duplicazione delle cessioni di credito a più soggetti per lo stesso importo, ma con codici tributo differenti.

Le realtà economiche cedenti e cessionarie, tra cui quelle che avrebbero dovuto eseguire i lavori, sono invece risultate di recente costituzione e senza una struttura operativa reale, con legali rappresentanti e amministratori gravati da precedenti penali e con oggetti sociali non compatibili con le attività da svolgere. Sono state denunciate 40 persone per i reati di truffa aggravata e indebite compensazioni e sequestrati indebiti crediti d’imposta (giacenti nei cassetti fiscali degli operatori economici individuati) per oltre 32 milioni di euro. La prima parte dell’indagine aveva portato al sequestro di crediti fiscali, denaro, appartamenti e ville per 90 milioni di euro e alla denuncia di 48 persone, di cui 4 brianzoli. Tra loro Francesco S., 34enne commercialista e revisore legale dei conti di origine calabrese residente a Varedo, ritenuto ideatore del raggiro insieme a due colleghi di Treviso e Napoli. Ai loro nomi ora si è aggiunto quello del commercialista di Legnano.