
di Marco Galvani
I Musei Civici diventano un laboratorio dove sperimentare progetti pilota sull’accessibilità degli edifici che ospitano mostre ed eventi culturali. Cultura per tutti è lo slogan d’ordine del progetto pensato per la Casa degli Umiliati che ospita i Musei Civici. Lo storico edificio è già stato restaurato eliminando gli ostacoli fisici, ma grazie a 340mila euro di fondi del Pnrr, sarà visitabile in totale autonomia da chi ha difficoltà non soltanto motorie, ma anche visive, cognitive e sensoriali. La prima fase è partita con il posizionamento di un nuovo percorso tattile, la realizzazione di modelli tridimensionali di alcune opere dedicati a persone ipovedenti o non vedenti e la realizzazione di una rampa a pendenza controllata. In particolare, il percorso tattile renderà possibile la visita al museo in autonomia ai visitatori ciechi o ipovedenti. Sotto la pavimentazione sono installati speciali sensori rilevabili da un apposito bastone elettronico, che sarà reso disponibile in biglietteria: attraverso questa tecnologia saranno fornite tutte le informazioni utili all’orientamento all’interno del museo, come l’ubicazione dell’ascensore o dei bagni, e indicati i vari punti di interesse (la posizione dei modelli tridimensionali delle opere, la spiegazione audio, la postazione per l’esplorazione sensoriale).
I modelli tridimensionali, invece, saranno realizzati con la stampa in 3D delle scansioni eseguite sulle opere. Ma entro la fine dell’anno saranno completate anche altre opere: una rampa a pendenza controllata necessaria per il superamento di un dislivello, un nuovo sito web accessibile a tutti e una postazione dedicata all’esperienza virtuale multisensoriale. Saranno anche realizzati materiali specifici per persone con disabilità cognitiva (segnaletica con pittogrammi, guida museo in linguaggio Easy to Read e di Comunicazione Aumentativa e Alternativa). Infine, verranno attivate visite guidate dedicate a persone con esigenze specifiche (visitatori affetti da Alzheimer, con disabilità visive, uditive o cognitive).
Una nuova prospettiva “disegnata“ coinvolgendo l’associazione Peba per la definizione del piano di eliminazione delle barriere architettoniche dei Musei in collaborazione con le scuole del territorio e la fornitura in comodato d’uso gratuito di una carrozzina, un mobility scooter e un passeggino per agevolare la visita al museo ad anziani e bambini; l’associazione per la protezione e l’assistenza dei sordi per i video sottotitolati; l’Unione ciechi. "Rendere i musei accessibili a tutti – l’impegno dell’assessora alla Cultura Arianna Bettin – significa declinare nel più alto senso possibile il concetto di cultura, non in senso elitario ed esclusivo, ma, all’opposto, democratico e inclusivo. Anche grazie alla tecnologia".