ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La comunità arcobaleno. Il Comune apre le porte a sportello e tutela dei diritti

L’assessora alle Pari opportunità: via a un tavolo permanente con le associazioni Lgbtqiap+ "Bisogna sensibilizzare su questi temi, troppi ragazzi bullizzati e adulti vittime di violenze".

La comunità arcobaleno. Il Comune apre le porte a sportello e tutela dei diritti

La comunità arcobaleno. Il Comune apre le porte a sportello e tutela dei diritti

Da un mese Monza ha raggiunto un risultato storico sul fronte delle politiche a favore della comunità Lgbtqiap+. Approvando una mozione in Consiglio comunale, proposta da LabMonza, l’Amministrazione comunale ha deciso di aprire un tavolo tematico permanente con le associazioni che si riconoscono nella comunità Lgbtqiap+, che a breve dovrebbe vedere la sua prima convocazione con l’obiettivo di concordare insieme azioni politiche che vadano incontro alle richieste arcobaleno.

Ciò fa il paio con la scelta, datata dicembre 2023, di aderire alla rete Ready – che unisce regioni, province autonome ed enti locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere – e con l’impegno del Comune, figlio della medesima mozione, a farsi promotore verso enti sovracomunali per leggi di tutela verso la comunità arcobaleno. "Questa scelta segna un importante cambiamento di rotta su un tema cruciale per la costruzione di una società inclusiva e rispettosa della diversità – commenta l’assessora alle Pari opportunità di Monza Andreina Fumagalli –. Il tavolo tematico costituisce la base di lavoro per combattere la discriminazione: è un salto culturale, educativo e di comportamento. In Brianza abbiamo una situazione diversa e più difficile di Milano su questi temi. Qui il primo Pride c’è stato solo nel 2019".

"Il dialogo con Brianza oltre l’arcobaleno (Boa), Rete Brianza Pride, e gli altri movimenti impegnati su questo fronte, porterà presto a risultati tangibili – prosegue l’assessora –. Sicuramente c’è l’esigenza di fare eventi culturali, come mostre, proiezioni, spettacoli, ma forse ancor di più di convegni e incontri di informazione sulle tematiche dell’orientamento sessuale e l’identità di genere. Il 17 maggio ad esempio è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia: quale migliore occasione per concordare un’azione insieme alle associazioni". Da qui la riflessione sull’importanza di aprire confronti su queste tematiche: "Bisogna sensibilizzare su questi temi, perché ancora oggi sono frequenti i casi di ragazzi e ragazze bullizzati per questo, e anche di adulti vittime di violenze fisiche o verbali. Questo dev’essere considerato un percorso per il riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini e le cittadine".

E alla domanda se si perseguiranno obiettivi in ambito civile quali patti patrimoniali o trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali: "Su questo spetta al Governo nazionale legiferare. Sono leggi che io vorrei, su cui l’Unione europea ci dice che ci dovremmo svegliare. Di certo faremo sentire la nostra voce come Comune e da membri della rete Ready". Infine la promessa: "Intanto posso dire che mi impegnerò a trovare uno spazio comunale da destinare alle associazioni Lgbtqiap+. Monza vive da sempre il problema degli spazi, ma si può senz’altro ragionare su uno sportello da condividere con l’Amministrazione".