ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

La casa dei ragazzini scatenati Degrado in piazza don Giussani

È la più grande di Desio, dietro il municipio, ma è abbandonata e spesso preda dei vandali

La casa dei ragazzini scatenati  Degrado in piazza don Giussani

La casa dei ragazzini scatenati Degrado in piazza don Giussani

di Alessandro Crisafulli

Desolata, spopolata, degradata. In mano, troppo spesso, a bande di ragazzini scatenati e vandali. Una piazza periferica della città? No, la piazza più grande di Desio, nel cuore del territorio, proprio dietro il municipio e attorno a vari servizi. È piazza don Giussani, che nelle ultime settimane è tornata al centro delle polemiche, dopo un forte “j’accuse“ del segretario Pd, ed ex assessore, Giorgio Gerosa. "Idee e progetti di cui questa amministrazione parlava sono ancora coperti da massimo segreto, come la formula della Coca Cola - lamenta Gerosa -. In compenso, gli interventi della nostra Amministrazione mirati a trasformare piazza don Giussani in una “piazza dei bambini e delle bambine“ sono stati sminuiti e ridicolizzati. In compenso diversi attrezzi da baby-fitness, vandalizzati e rimasti per più di un anno transennati e inagibili, sono stati infine rimossi e sostituiti da tombini. Come alzare bandiera bianca di fronte ai vandali. E, come se non bastasse, nella fontana non scorre più acqua".

Tutto spento. Alcune vetrine abbandonate. Sporadici eventi. "Il minimo sindacale - prosegue Gerosa - sarebbe ritornare sulla strada originaria, puntando nuovamente sulla piazza dei bambini e delle bambine. Rispristinare attrezzi e installazioni, per poi rilanciare, magari insistendo su giochi a terra, così da non intralciare la naturale flessibilità d’uso della piazza. Piste da ghiaccio, street food e il campo da basket, tutte soluzioni introdotte dalle Giunte precedenti, vanno pure bene, ma le soluzioni temporanee vanno accompagnate ad altre stabili. Ripristinare la fontana o convertirla in una nuova fontana a raso, come attuato con successo in largo Alpini. Se si vogliono davvero idee e progetti di più ampio respiro, investire in un concorso di idee e in un percorso partecipativo che coinvolga architetti e artisti, residenti e commercianti, magari includendo nella progettazione anche la zona “Aldo Moro“, spazio connettivo tra piazza Conciliazione e piazza don Giussani".

Chi ha ben presente la situazione è l’assessore ai lavori pubblici Martina Cambiaghi. "La nostra idea - spiega - è arrivare a una riqualificazione completa della piazza, ma il problema è sempre il solito: stiamo stimando i costi e sono molto alti. Dobbiamo quindi ragionarci bene. Già la sola fontana, per ripristinarla, ha costi alti. Purtroppo oggi la piazza, anche per la sua conformazione coi portici, è spesso in balìa di gruppi di ragazzini che ne combinano di tutti i colori e sia i commercianti che i residenti ci chiedono di intervenire. Il nostro obiettivo è renderla più funzionale, più sicura, per poi farla anche più viva e vivibile. Ci stiamo lavorando". Una piazza che si è sempre dimostrata problematica.