SONIA RONCONI
Cronaca

Meda, la battaglia con il Tarò: “Ci siamo aiutati da soli. Ora vogliamo pulire l’alveo”

Quando si è alzato al limite, i residenti di via dei Mille si sono armati di paratie e scope. Un lavoro di squadra a Meda collaudato da anni di difficile convivenza con il torrente

Si torna lentamente alla normalità, ma con gli occhi sempre fissi al cielo e sulle acque dei fiumi e torrenti che hanno messo i ginocchio la Brianza, provocando ben 130 interventi dei vigili del fuoco in pochissime ore, alle prese con le esondazioni di Lambro e Molgora.

La battaglia con il Tarò a Meda dopo il maltempo
La battaglia con il Tarò a Meda dopo il maltempo

A Meda a ridosso del Tarò è iniziato a piovere martedì alle 17. I residenti sono oramai supercollaudati. E mercoledì, quando il Tarò ha fatto paura e si è alzato al limite, gli abitanti della zona di via dei Mille si sono armati di sacchi, paratie, scope e stivali. Insieme hanno dato per l’ennesima volta dimostrazione di cittadinanza attiva.

La comunicazione costante con gli uffici, la protezione civile, la vigilanza urbana e purtroppo anche la loro ormai lunga esperienza sul campo hanno fatto il resto. "Ora però serve un passo nuovo", dicono.

Come suggerito anche da Emanuela. Ognuno con le proprie responsabilità e competenze. Nella via c‘erano William, Giampietro, Barbara, Daniela, Mara, Franco, Gianni e Luigi, che si sono dati da fare. Barbara era vigile sentinella quando è scattato l’allarme. E le braccia unite alle menti, hanno dato inizio ad un lavoro di squadra.

"Si sono chiesti rinforzi, ma la macchina era già in movimento – Spiega Rina Del Pero – Poi, a bocce ferme, faremo proposte a chi ha il compito e la responsabilità. E poiché l’Aipo, autorità che controlla i fiumi, ha dato autorizzazione al Comune di Meda per intervenire a pulire l’alveo e anche la Regione ha elargito un contributo di 50mila euro, i residenti non vogliono più aspettare. Faranno sentire che ci sono e anche che sono disponibili: così si fa". Rina Del Pero è una residente della zona nota in città come consigliera e presidente del Circolo XX Settembre:

"Guardiamo il nostro amico Tarò, sempre sornione, fiduciosi anche nel fatto che l’autorità preposta, la fatidica Aipo, ha finalmente autorizzato il Comune di Meda ad intervenire per la pulizia dell’alveo. Pure la Regione Lombardia ci fa una mancia di 50mila euro per gli interventi. Al Comune spetta l’attenzione con tutto ciò che ne consegue per i reticoli minori, con tanto di regolamento".

"Piove, governo ladro, è un vecchio ritornello – aggiunge la Del Pero –. Ma ad esempio in via delle Colline si è ripetuta una scena vista purtroppo anche di recente: i tombini sono stufi e rifiutano di ingerire altro e rigettano. Via Parini, in direzione piazza Cavour, diviene un affluente di acqua marrone. Speravamo nei buchi recentissimi della copertura stradale, ma non funziona. Chiamiamo tutti e anche di più. Alcuni esercenti si attrezzano da subito per difendere i loro negozi, ma anche la viabilità. Le macchine impazziscono pure loro e i conducenti suonano. Ma i medesi che vivono nella zona a ridosso del Tarò sono davvero stanchi, ogni qualvolta arriva un nubifragio di correre e liberare le cantine e mettere tutto in sicurezza, terrorizzati da una nuova esondazione".