Macherio – Una delle zone più coinvolte dalle opere sarà la frazione di Bareggia e i suoi dintorni, ma i timori riguardano un po’ tutti gli abitanti del paese. Che in qualche caso se ne sono andati dalla serata con le idee più chiare, in qualche altro con più preoccupazioni ancora per il futuro prossimo, quando arriveranno sul territorio i cantieri dell’autostrada, che qui dovrebbe passare in galleria sotterranea. Intanto inizia a muoversi il countdown dei tempi per l’avvio degli interventi: in base a quanto assicurato dai vertici di Pedemontana i lavori dovrebbero partire nella primavera del 2024 e durare quasi 3 anni. Dall’assemblea pubblica organizzata giovedì sera dal Comune per discutere del tratto brianzolo della nuova autostrada i macheriesi sono usciti sicuramente con qualche certezza in più, ma non senza inquietudini per l’impatto che l’opera avrà sul territorio, come pure i cantieri necessari per realizzarla.
"È stata un’assemblea positiva – spiega il sindaco Franco Redaelli –. Sono intervenuti i vertici tecnici di Pedemontana, che hanno risposto a tutte le domande inviate via mail dai cittadini". In qualche momento i toni si sono scaldati. "C’è stato qualche intervento polemico e critico, ma penso che l’incontro sia stato utile", sottolinea il primo cittadino. "I tecnici hanno detto che in questi giorni stanno partendo da parte di Pedemontana le prese di possesso dei terreni, che poi verranno espropriati – racconta Redaelli –. Entro fine anno dovrebbe esserci la fase di preparazione del cantiere, i lavori dovrebbero cominciare invece in primavera. La previsione è di 1.000 giorni di lavori. Hanno assicurato che i Comuni verranno coinvolti nella programmazione delle fasi di lavoro".