GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Il verde che svetta più in alto. Il platano all’ex oratorio sarà “albero monumentale“

Lo ha annunciato Gianni Del Pero, ambientalista e presidente del Wwf Lombardia: "Avviata la procedura di riconoscimento: è maestoso, la sua circonferenza è di 5,40 metri".

Lo ha annunciato Gianni Del Pero, ambientalista e presidente del Wwf Lombardia: "Avviata la procedura di riconoscimento: è maestoso, la sua circonferenza è di 5,40 metri".

Lo ha annunciato Gianni Del Pero, ambientalista e presidente del Wwf Lombardia: "Avviata la procedura di riconoscimento: è maestoso, la sua circonferenza è di 5,40 metri".

Pronti a esultare per l’inserimento di una pianta nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia custodito dal ministero dell’Agricoltura. "Grazie ad Anna Nicolodi - afferma Gianni Del Pero, medese doc e presidente del Wwf Lombardia -, così come ad Alberi Monumentali Brianza e ai volontari del Wwf Insubria, è stata attivata la procedura per il riconoscimento di alberatura monumentale di un maestoso platano". Le dimensioni sono enormie. "È stata misurata una circonferenza di 5,40 metri - spiega il geologo - e si trova nell’area dell’ex oratorio vecchio di Meda". Siamo in via Santa Maria, luogo ormai identificato come una delle aree più verdi del territorio cittadino. Dove è stata avviata la procedura anche per considerare l’insieme omogeneo. Ovvero per l’identificazione di parte di quell’area come zona di pregio dal punto di vista ambientale. La pianta che punta al riconoscimento di albero monumentale non è l’unica ricchezza di quell’area molto cara ai medesi.

"Si tratta di sei platani secolari - racconta Del Pero - che già fornivano ombra all’edificio inaugurato il 31 ottobre 1897 dal parroco Giovanni Trabattoni. Per conto del comitato parrocchiale aveva acquistato l’area il 16 marzo 1896 per l’importo di 1.100 lire". "Nella stessa area dell’ex-oratorio - aggiunge il geologo - la nuova pineta piantumata all’interno di quello che diventerà un parco pubblico inclusivo, nonché porta del Parco delle Groane, lentamente e inesorabilmente rinasce. La posa di pini silvestri fortemente dall’Amministrazione comunale, dal Wwf Lombardia e dal Circolo XX Settembre è in ricordo della pineta della Brughiera, tagliata dalle milizie fasciste nel 1944-45 a uso dell’industria bellica. Oggi noi con Meda, la Brughiera e la Brianza, grazie a queste alberature siamo più ricchi". A Meda sono già presenti altri due alberi monumentali, anche se non sono proprio sotto gli occhi di tutti nella quotidianità. Si tratta di un cedro del libano davvero maestoso e di un faggio imponente e scenografico, entrambi situati all’interno del parco di Villa Antona Traversi.

La zona più antica della città, ove è stata preservata dalla cementificazione, regala soddisfazioni dal punto di vista ambientale. La città del legno, inteso come arredo e design, non pensa solo a trasformarlo con mani sapienti in un mobile elegante: è anche capace di conservare il suo ricco patrimonio verde affinché possa essere ammirato e rispettato di generazione in generazione.