
L’assemblea con amministratori, gruppi, federazioni e operatori del settore. Tra le priorità la creazione di una rete in grado di far fronte alla carenza di strutture.
Per la prima volta, a Monza e Brianza sono andati in scena gli Stati generali dello sport. Un’iniziativa ambiziosa che ha riunito, ieri, amministratori, associazioni, federazioni e operatori del settore sportivo, nel luogo più iconico dello sport monzese e brianzolo: l’Autodromo. A proporla, ottenendo da subito il consenso di Regione, Provincia, Coni, Sport e Salute e società sportive, l’assessora allo Sport di Monza, Viviana Guidetti, mentre fuori dall’assemblea era in corso il Monza Sport Festival, rassegna di eventi e dimostrazioni che ha portato lo sport vissuto accanto a quello discusso. Due le istanze che più di tutte hanno raccolto consensi trasversali: la condivisione degli impianti sportivi tra Comuni e la proposta di una Consulta provinciale dello sport che si incontri ogni due mesi. Cinque i tavoli di lavoro intercorsi: sport e scuola, impiantistica sportiva, uso degli spazi pubblici per sport destrutturato, promozione degli eventi e sport come strumento di inclusione. "È importante sviluppare un lavoro di sinergia – spiega l’assessora Guidetti –. Laddove ci sono palazzetti al confine tra due Comuni, perché non metterli a disposizione di entrambi? Succede anche a noi, ad esempio, con la piscina Pia Grande, al confine con Brugherio. Questa iniziativa serve a creare una rete che coinvolga tutti e mi fa piacere vedere presenti tantissimi assessori allo Sport e anche alcuni sindaci. Vogliamo che gli Stati generali si ripetano ogni anno". A rafforzare l’idea di rete è intervenuto Giuseppe Azzarello, consigliere provinciale con delega agli Impianti sportivi, con una proposta concreta: "Perché non facciamo una Consulta provinciale dello sport itinerante? Ci troviamo ogni due mesi per parlare, raccogliendo le problematiche e decidendo le soluzioni". Ai Comuni oggi un lavoro di rete può dare una grossa mano. Ne ha dato un saggio, con le sue parole, il sindaco di Monza Paolo Pilotto. "Abbiamo speso in tre anni 29 milioni per le scuole, 16 per la cultura e 13 per impianti sportivi - racconta il sindaco -. Cifre molto importanti, che eppure non bastano. Ce ne vorrebbero 50 per sistemare tutti gli impianti sportivi. Da buoni amministratori, in ogni caso, è importante ascoltare tutte le società sportive, senza favoritismi e con regole chiare che valgano per tutti". Intanto arrivano prospettive interessanti dalla Regione. "Il bando per gli impianti sportivi di Regione Lombardia – spiega la sottosegretaria con delega allo Sport Federica Picchi – mette a disposizione 100 milioni di euro per i Comuni: 30 a fondo perduto e 70 come mutuo agevolato".
Tra i bisogni più urgenti emersi dai tavoli, spicca la difficoltà d’uso delle palestre scolastiche. La domanda supera l’offerta e spesso le strutture richiedono adeguamenti che le società sarebbero disposte a sostenere, se solo ci fosse una figura comunale dedicata all’interlocuzione. Altra esigenza è di rendere le società sportive sempre più inclusive, con figure professionali preposte all’inserimento di persone diversamente abili. Tutto per un nuovo modello di governance dello sport brianzolo: più coordinato, inclusivo e vicino alle esigenze del territorio.
Alessandro Salemi