L’antica corte Maggioni cambia proprietà: la società “Curt di urtulan“ si è aggiudicata il comparto di 2mila metri quadrati per 420mila euro. I nuovi proprietari, tutti veranesi, sono le sorelle Aurora e Simona Palmieri, titolari del negozio di piazza Liberazione, i rispettivi mariti Roberto Castiglioni (commerciante di motocicli) e Stefano Borgonovo (direttore amministrativo della residenza Il Parco), Mauro Roda e Ferruccio Farina, titolari di una società di istallazioni e manutenzione caldaie a Giussano, Marco Viganò che insieme al papà gestisce una società di impianti elettrici a Verano e l’imprenditore Adelio Radaelli, proprietario di un‘azienda di installazione e manutenzione di apparecchiature elettroniche. Lo stabile di proprietà della parrocchia, oggi guidata da don Luca Piazzola, faceva gola anche all’amministrazione comunale. A luglio dell’anno scorso il sindaco aveva espresso la volontà di acquistarlo con l’intenzione di realizzare dei minialloggi per anziani. Qualche mese dopo, a novembre, il don aveva sottolineato l’importanza di questa vendita, necessaria - dopo che era sfumato l‘affare per l’ex oratorio maschile - per ripianare parte dei debiti della parrocchia. A dicembre l’Amministrazione aveva quindi disposto la previsione nel bilancio di mezzo milione di euro, da utilizzare proprio per l’acquisto dello stabile di via Umberto I. Ma allo stesso tempo aveva commissionato ai propri tecnici una valutazione che aveva stimato il valore dell’immobile in 350.000 euro. Nel frattempo, però,
il gruppo di privati interessati ad acquistare tutto il comparto per riqualificarlo, hanno messo sul piatto 420mila euro,
offerta rimasta in fase di valutazione dalla Curia. Anche “il Comune ha fatto la sua proposta di 420mila euro, senza mai tirarsi indietro – precisano gli esponenti della giunta di ViviVerano –, ma il parroco ha fatto presente di sentirsi già impegnato con il primo offerente. Alberto Ratti e Simona Palmieri, sono consiglieri di minoranza e soci in cordata. Forse un consigliere di minoranza dovrebbe impegnarsi per il bene comune".
Sonia Ronconi