Il Parco degli studenti I ragazzi del Poli progettano il futuro di porte e cascine

In mostra a Monza 14 ipotesi di recupero degli edifici in disuso

Migration

di Martino Agostoni

Pensare a funzioni innovative per riutilizzare le storiche cascine del parco, ma anche trasformare l’immagine di luoghi come Porta Monza o gli spazi in disuso attorno alla Villa Reale per creare un sistema d’accoglienza nuovo per i visitatori.

Si chiama “Park Gate Design. Metaprogetti attorno alla Villa Reale di Monza“ la mostra di 14 idee per il recupero di alcuni edifici del parco - in particolare i punti d’accesso come Porta Monza e le cascine più vicine alla reggia come Bastia o quella del Forno - sviluppati dagli studenti di Design degli interni della scuola del design del Politecnico di Milano, guidati dai docenti Agnese Rebaglio, Luigi Brenna e Alessandro Colombo. Da oggi e fino a domenica i 14 progetti restano esposti al pubblico (ingresso gratuito nella sala conferenze del Teatrino di Corte) e propongono una serie di riflessioni sulla valorizzazione del complesso monumentale di Parco e Villa Reale. Gli studenti hanno immaginato funzioni originali ma aderenti anche alla natura e alla vocazione del luogo, ragionando su temi quali accoglienza, ibridazione, sostenibilità. "Gli anni trascorsi dalla pandemia hanno portato a una aumentata ricerca e fruizione di spazi esterni, aperti e condivisi nelle città, dedicati alla socialità – commenta Agnese Rebaglio, docente di Design degli interni del Politecnico – sia nelle forme spontanee nei luoghi poco strutturati quali piazze, parchi e percorsi pedonali, sia negli spazi più strutturati e attrezzati per l’accoglienza, quali quelli connessi a eventi culturali o servizi pubblici o commerciali. Il design ha dunque il compito di dare forma a queste nuovi trend. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consorzio e il Comune. "I lavori del Politecnico lanciano un segnale: che il processo di progettazione sul parco e su tutto ciò che in esso è contenuto è dinamico, aperto, e non si può esaurire nel Masterplan – dice Arianna Bettin, assessora alla Cultura –. Per questo l’amministrazione guarderà con attenzione alle idee che emergeranno dalla mostra".