
A dicembre verrà inaugurato il Palazzo del lavoro nell’antica sede della Pastori e Casanova in via Tomaso Grossi a Monza. I lavori sono nella fase finale. "L’obiettivo – annuncia il presidente della Provincia Luca Santambrogio (nella foto)– è inaugurare verso i primi di dicembre, stiamo concordando gli ultimi dettagli con Regione, quindi è ancora prematuro dare una data precisa".
La Provincia sarà all’ultimo piano, il terzo dell’ala nuova; lì avranno sede sia gli spazi del collocamento mirato, sia gli uffici di collocamento provinciale. Il resto della struttura sarà centro per l’impiego, con grande importanza anche agli spazi destinati alle politiche attive per il lavoro. Ci saranno poi spazi di lavoro condivisi (come sale riunioni e sale per la formazione). L’opera costerà 1,8 milioni di euro: rispetto alle prime stime di 1,7 è già cresciuta, a causa dell’aumento dei prezzi dei lavori e dell’aggiornamento del piano di Regione Lombardia (a luglio è arrivato a 14 milioni, i progetti si sono arricchiti). La palazzina in stile liberty monzese è stata per più di un secolo sede direzionale di una delle maggiori aziende tessili della Brianza, la Pastori e Casanova. A due passi dal centro, racconta la storia e le radici del territorio. La preziosa bomboniera della tessitura, negli anni ‘90 ha ospitato la prima banca “made in Brianza“, la Banca popolare di Monza e Brianza, per diventare infine sede istituzionale della Provincia. Ma nel tempo le cose cambiano e nel 2014 è stata abbandonata, dopo il taglio agli enti intermedi e l’inaugurazione del palazzo di via Grigna. Esplosa temporaneamente l’utenza dell’istituto Mosè Bianchi, è stata usata anche come succursale del liceo linguistico: ospitava sei aule per le classi, poi rientrate in sede un paio d’anni dopo, grazie alla sistemazione dei locali dell’ex mensa.
Era comunque troppo elegante e quasi ampollosa per i ragazzi, tant’è che il dirigente aveva disposto di collocare lì le classi più piccole e meno turbolente, per preservare l’elegante sede monzese. Intanto, un paio d’anni fa, da via Grigna è nato il progetto ambizioso di istituire il Palazzo del lavoro, grazie anche a 7 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per i centri per l’impiego della Provincia.
La prima ipotesi era di istituirlo presso il centro per l’impiego di via Bramante. "Ma gli spazi non erano sufficienti ad ospitare il nuovo personale – ricorda il presidente Santambrogio – quindi abbiamo chiesto per competenza al Comune di Monza, che però non aveva a disposizione altri spazi. Così abbiamo pensato al recupero della nostra precedente sede". L’edificio di via Tommaso Grossi, 1.600 metri quadrati, del valore di 10 milioni di euro, è stato giudicato ideale.
In realtà la Provincia aveva già cercato invano di rivenderlo dopo la realizzazione del palazzo di via Grigna.
In via Grossi è disponibile un parcheggio di fronte alla sede, merce rara soprattutto nei quartieri del centro e di San Biagio. Si sposteranno una quarantina di dipendenti del settore lavoro della Provincia, oltre a quelli del centro per l’impiego di Monza, che avranno rinforzi grazie al concorsone aperto a livello regionale. In tutto lavoreranno nel palazzo almeno 70 persone, fra amministrativi, formatori, informatici. Verranno offerti ai cittadini diversi servizi, dalla ricerca del lavoro, alle chiamate per selezione delle categorie più basse, fino alle politiche attive del lavoro.