
L’assessore Oscar Bonafè
C’era già il progetto, c’era il bozzetto e c’era pure il modellino, utilizzato per la presentazione ufficiale lo scorso aprile. E invece ora è tutto da rifare. Se per qualcuno il ricordo dei morti provocati dalla pandemia da Covid avrebbe dovuto unire maggiormente le comunità, a Lissone sta invece aprendo forti polemiche. A scatenare le critiche, la mancata realizzazione del monumento in memoria dei caduti della pandemia, previsto da tempo ma ancora fermo al palo. La richiesta di costruirlo era partita a giugno 2023 dal Pd, con una mozione approvata all’unanimità in Consiglio. Avrebbe dovuto essere collocato entro il 18 marzo di quest’anno, ricorrenza della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. La scadenza non è stata rispettata, ma ad aprile l’Amministrazione ha presentato formalmente immagini e prototipo dell’opera, la cui ideazione è stata affidata agli studenti dell’Istituto superiore Giuseppe Meroni: sarebbe dovuto essere un monumento alto 3 metri, a forma di albero, simbolo di rinascita e speranza. Decisa anche la collocazione: in piazza IV Novembre, a due passi dal municipio e accanto ai giardini della biblioteca. Poi però il progetto s’è incagliato e il monumento non è più stato realizzato. Dell’impegno disatteso ha chiesto conto in consiglio comunale il Pd: si è così scoperto, fra molte polemiche, che si dovrà ripartire da capo o quasi. I problemi sarebbero legati ai costi troppo alti del monumento così come progettato e a "difficoltà di realizzazione". "Nei mesi scorsi sono stati fatti diversi incontri con una docente e un allievo dell’Istituto Meroni", ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Oscar Bonafè. In quella sede "la docente si è resa disponibile a contattare alcune aziende per realizzare l’opera. In un ulteriore incontro ci sono stati presentati i preventivi di massima, tra illuminazione, struttura dell’albero, il verde, l’irrigazione. L’importo complessivo è risultato troppo oneroso rispetto al budget fissato".
"La docente ci ha poi comunicato l’impossibilità per lei di occuparsi dei rapporti con le ditte realizzatrici, di conseguenza l’ufficio tecnico doveva occuparsene in toto, fino all’affidamento dei lavori – ha aggiunto Bonafè –. Considerato ciò e visti i preventivi e le difficoltà di realizzazione si è interrotta, nostro malgrado, la collaborazione con l’Istituto Meroni e si è deciso di trovare soluzioni alternative". Ora una possibilità sarebbe "individuare un artista lissonese che, con alcune modifiche all’idea di base del monumento, porti a compimento l’opera con costi in linea con il budget".
Fabio Luongo