
La consigliera pentastellata Paola Pizzighini chiede di poter tornare al vecchio progetto. L’ultima alternativa al prolungamento della M2 peggiorerebbe anche l’impatto estetico.
La metropolitana? "Meglio interrata". Interrogazione 5 Stelle in Regione per tornare al vecchio progetto del prolungamento della Linea 2 Verde da Cologno a Vimercate: 80% di vagoni e rotaie nascosti nella pancia della terra. L’opzione rientra nel dibattito con l’iniziativa al Pirellone della consigliera pentastellata Paola Pizzighini, che va esattamente in questa direzione. "Troppe criticità per la metrotranvia, a Brugherio taglia a metà un quartiere con tutti i problemi del caso". Non solo. L’esponente 5 stelle che ha raccolto "il malcontento di diversi consiglieri del tracciato" - ci sono anche Carugate, Agrate, Concorezzo e Vimercate - parla "dell’impatto pesante di terrapieni e viadotti sul paesaggio che ha sollevato molte critiche".
"La Brianza Est aspetta il collegamento veloce con Milano da decenni – ricorda la consigliera –. La gente vorrebbe vedere realizzato il piano iniziale del 2005, che celava il grosso dell’infrastruttura, al contrario dell’attuale modificato fra il 2018 e il 2020 che porta tutto in superficie. Per questo ho chiesto ufficialmente di puntare di nuovo sullo scenario originale". "L’infrastruttura sempre sotto gli occhi interferirebbe pesantemente con il tessuto urbano – aggiunge – per questo i residenti preferiscono l’ipotesi sotterranea. La metrotranvia dividerebbe in due un intero rione a Brugherio, intersecando la viabilità stradale con possibile peggioramento del traffico già ai limiti". Ci sono problemi "anche sulle fermate-stazioni inadatte a offrire una risposta adeguata alla domanda di mobilità dei pendolari". E siccome manca "lo studio di fattibilità tecnica ed economica, siamo ancora di fatto nella fase progettuale. Per questo chiedo di tornare alla prima versione. Il tracciato che non si vede, non graverebbe sulla circolazione già intasata del territorio, anzi aiuterebbe a decongestionare offrendo un’alternativa comoda e utile alla gomma con ricadute positive anche sulla qualità dell’aria oggi troppo inquinata".
Inoltre, "non avrebbe impatti paesaggistici, se non di piccola entità, su un tessuto urbano sovraccarico". Da qui l’invito alla Regione "a dare risposta al desiderio dei cittadini di veder realizzata un’opera secondo la prima ipotesi, che era stata saggiamente studiata e ponderata".