Il maxiappalto dei lampioni slitta a fine anno

Operazione da 45 milioni e 20 anni di durata con un contenzioso lungo 5 anni, in attesa dell’aggiudicazione resta la vecchia convenzione

Migration

di Martino Agostoni

Serve ancora qualche mese, probabilmente fino alla fine dell’anno, e serve pagare anche un altro milione di euro prima di poter vedere partire la rivoluzione dell’illuminazione pubblica di Monza attesa ormai da 6 anni. Si tratta del maxiappalto presentato la prima volta in Comune nel 2016 che unisce la gestione e manutenzione di tutti i 12 mila lampioni della città a un investimento multimilionario e pluriennale per l’efficienza energetica degli impianti pubblici, l’installazione di sistemi tecnologici e l’attivazione della banda larga per rendere anche a Monza una Smart City. Ma finché non si arriva all’aggiudicazione definitiva del nuovo servizio per la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione con i sistemi da Smart City, si deve proseguire con la vecchia convenzione di gestione dei lampioni. Quella risalente al 2015 e stipulata dal Comune mediante la piattaforma del ministero del Tesoro Consip per i servizi delle pubbliche amministrazioni che presentava Enel Sole srl come la società per il servizio luce dell’area di Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta. In settimana in municipio è stata approvato di prolungare ancora fino al prossimo 31 dicembre l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica per i 12mila punti luce di proprietà comunale a Enel Sole, un rinnovo dal costo complessivo di 1.090.201 euro da pagare a rate trimestrali. "Mi auguro che sia l’ultima volta che dobbiamo procedere con la convenzione affidata mediante Consip – commenta il vicesindaco Simone Villa – e che entro la prossima scadenza sia finalmente aggiudicato in modo definitivo un progetto così importante per la città atteso da 6 anni".

La vicenda del maxiappalto dei lampioni di Monza - un’operazione dal valore di base di 45 milioni di euro e 20 anni di durata - è lunga ed è passata per quasi 5 anni da un complesso contenzioso legale che ha contrapposto due cordate di imprese che avevano proposto al Comune, nella forma di project financing, le proprie soluzioni tecniche e piani di investimento per avere la concessione pluriennale sull’illuminazione pubblica in città. Tra ricorsi e sospensive, si è però arrivati alla gara per l’affidamento del project financing, una procedura che è arrivata a selezionare come migliore offerta quella della società francese Citelum che ha proposto un servizio per 16 anni a un canone complessivo di 32,3 milioni di euro, più un pacchetto da 12,5 milioni di investimenti a carico dell’operatore privato che, oltre a rinnovare con luci led tutti i 12mila lampioni della città, deve realizzare servizi extra come la posa di fibra ottica e attivazione della banda larga e stretta da usare per creare 24 aree di WiFi pubblico e una rete dedicata per i 57 edifici comunali, le 68 scuole cittadine, le 13 sedi delle biblioteche e la videosorveglianza urbana con 93 nuove telecamere. Un errore nei documenti a inizio anno ha rallentato le pratiche ma ora "si è riunita la commissione per concludere le verifiche per l’aggiudicazione definitiva che ci aspettiamo nei prossimi giorni – spiega Villa –. Poi ci saranno 2 settimane per un’eventuale offerta con diritto di prelazione, quindi la verifica finale, la firma del contratto e la consegna del servizio".