GABRIELE BASSANI
Cronaca

Il destino di Greenland. Area aggiudicata all’asta: "Un’occasione persa"

Il consigliere regionale Ponti: sarebbe dovuta tornare al Parco delle Groane. Il presidente Campi: troppo costosa. Il sindaco Romeo: vincolo a divertimenti.

Il destino di Greenland. Area aggiudicata all’asta: "Un’occasione persa"

Il destino di Greenland. Area aggiudicata all’asta: "Un’occasione persa"

Aggiudicata provvisoriamente con asta giudiziaria l’area dell’ex Greenland a Città Satellite. L’offerta è stata presentata lo scorso 7 maggio e la conferma arriva dal custode giudiziario, l’avvocata Paola Murru, che però al momento non può aggiungere nessun altro dettaglio, ricordando che "la procedura prevede un termine massimo di 120 giorni per saldare il dovuto e completare così l’acquisizione". Se ne parlerà quindi per l’inizio di settembre.

Ma l’ipotesi di un compratore privato per l’enorme distesa di verde inserita nel Parco delle Groane ad oggi destinata a parco divertimenti solleva critiche in particolare dal Partito Democratico con il consigliere regionale Gigi Ponti che parla di "occasione mancata".

"Mi rattrista constatare come Città Satellite, una zona che è sempre stata fonte di problemi, non sia stata restituita al Parco delle Groane: si è persa la grande opportunità di rinaturalizzare un’area oggi in parte edificata. Considerando che la Brianza è la provincia più cementificata del Paese, avere perso questa occasione è una sconfitta per tutti. La spesa non sarebbe stata così impattante per la pubblica amministrazione". Secondo Ponti, l’area dell’ex Greenland doveva esser acquistata dal Parco delle Groane: "Il consiglio di gestione si era espresso lo scorso dicembre per proporre all’assemblea dei sindaci l’acquisto dell’area la cui iniziale messa in sicurezza sarebbe costata 300mila euro". Considerando che l’offerta minima per l’acquisizione era fissata a 672mila euro, secondo Ponti con circa 1 milione si sarebbe potuto riportare alla natura l’ex parco divertimenti ormai abbandonato.

Nel mirino di Ponti c’è il presidente del Parco Groane, Emiliano Campi: "Resta da capire come abbia rispettato il mandato ricevuto", dice. Campi replica che "l’operazione non era alla portata del bilancio del Parco delle Groane. Dopo l’acquisizione all’asta, sarebbero servite somme ben più ingenti per effettuare una bonifica completa di tutto quello che si trova ora all’interno dell’ex parco divertimenti, cifre assolutamente fuori dalla portata del Parco delle Groane".

Sulla questione il sindaco di Limbiate Antonio Romeo puntualizza di non avere ricevuto alcuna richiesta da parte di privati interessati all’acquisizione e pertanto di non sapere chi ha acquistato l’area. "Voglio però ricordare che su quell’area è tuttora in vigore un contratto d’affitto per la gestione che deve essere rispettato anche dal futuro acquirente, ma soprattutto ci sono i contenuti della convenzione del 2019 firmata da Comune, Parco delle Groane e gestore che sono validi e vincolanti. Su quell’area non si può fare nient’altro che un parco divertimenti con i servizi ad esso collegato come previsto dalla convenzione".

La parte di ex Città Satellite andata all’asta è un’area di 336mila metri quadrati, in gran parte a bosco. La base d’asta è stata di 896mila euro, con offerta minima di 672mila euro.