Oltre un migliaio di presenze alla partenza, poi il lungo serpentone si è ingrandito strada facendo: sono circa duemila le persone che ieri hanno partecipato al Brianza Pride. Partenza dalla scuola “Martino Bassi“ e arrivo al parco della Porada, dove la festa è andata avanti fino a tarda sera. Non sono i numeri registrati a Monza a partire dal primo appuntamento del 2019, ma l’edizione resterà comunque nella storia: è la prima che si svolge al di fuori dei confini della città capoluogo. Di più: è la prima in Italia organizzata volutamente in periferia. Lo spiega lo slogan scelto per questa edizione: “Siamo parte del mondo, non siamo un mondo a parte“. "Siamo orgogliosi di avere proposto questa edizione a Seregno – spiega Oscar Innaurato, presidente di Brianza Oltre l’Arcobaleno –. Siamo brianzoli, non siamo soltanto monzesi. Viviamo in questa splendida terra, siamo sensibili ai temi che ci accomunano. Rivendichiamo i nostri diritti, ma non siamo persone che vivono a parte. Per questo il messaggio di questa edizione vuole essere chiaro, parlando dei nostri diritti, del sociale, ma anche dell’aspetto ambientale".
Su questo, un chiaro richiamo al tema di Pedemontana con la presa di posizione degli organizzatori del Brianza Pride, che dicono no alla realizzazione dell’autostrada. Non a caso sono riusciti a ottenere anche il pieno appoggio dei comitati che si battono contro l’infrastruttura. "Per noi – spiega Innaurato – il sogno è quello di un modello molto simile alla Greater London. No autostrade, sì alla mobilità leggera con la realizzazione di metropolitane e metrotranvie". Soddisfatto il sindaco di Seregno, Alberto Rossi: "Quando siamo stati contattati dagli organizzatori non abbiamo avuto dubbi. È evidente che questo tema oggi è ancora fonte di divisione, come dimostrano spesso le aggressioni di stampo omofobo. Noi abbiamo voluto dare il nostro appoggio perché si potessero affrontare tanti temi nel modo migliore. Soprattutto in spensieratezza e in sicurezza".
Al corteo, al di là dell’imponente spiegamento delle forze dell’ordine, presenti anche numerosi circoli del Pd provenienti dalla Brianza, la Cgil, il gruppo seregnese Aeb, una ventina di associazioni. "Nell’edizione da record – sottolinea Innaurato – sottolineiamo soprattutto questi fatti positivi. Per noi la cosa più importante è aver notato che questa volta c’è stata molta partecipazione già durante la fase organizzativa. E poi è bello vedere la partecipazione di tanti giovani, anche minorenni. Noto con piacere la presenza dei boy scout. Abbiamo scelto volutamente il piazzale di una scuola per ritrovarci. È il bel messaggio che vogliamo lanciare a tutti: la società potrà essere migliore solo se si investe nell’educazione delle nuove generazioni".