SONIA RONCONI
Cronaca

Coltivatore di stupefacenti a Cesano Maderno: in casa una serra di marijuana. E non pagava il riscaldamento

La ex convivente lo ha denunciato perché non le lasciava prendere gli effetti personali. I carabinieri guidati dall’odore che pervadeva la villetta. L’allacciamento elettrico era abusivo.

La ex convivente lo ha denunciato perché non le lasciava prendere gli effetti personali. I carabinieri guidati dall’odore che pervadeva la villetta. L’allacciamento elettrico era abusivo.

La ex convivente lo ha denunciato perché non le lasciava prendere gli effetti personali. I carabinieri guidati dall’odore che pervadeva la villetta. L’allacciamento elettrico era abusivo.

Cesano Maderno (Monza e Brianza) – Un 32enne è finito in manette per mano dei carabinieri, poiché aveva una serra e un laboratorio di marijuana in casa. Non solo. L’uomo per coltivare la cannabis si era allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica. Il fatto è accaduto l’altro giorno, quando i carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Desio, dopo una richiesta di intervento alla Centrale operativa da parte della sua ex convivente che, conclusa la loro relazione, lo ha accusato poiché non gli faceva prendere gli ultimi effetti personali dalla villetta in cui avevano abitato insieme.

Quando i militari hanno varcato la soglia della casa, immediatamente hanno percepito un forte odore acre di marijuana, il ”fumo“ proveniva da una sigaretta artigianale trovata su un posacenere sul tavolo, ancora accesa. Sul mobile c’era una busta in plastica con dentro altra marijuana e a quel punto i carabinieri hanno perquisito la villetta. E hanno scoperto, in un locale del piano superiore, 15 vasi in vetro colmi di marijuana e un armadio trasformato in una grossolana serra per la coltivazione dello stupefacente, dotata di una ventola per il riscaldamento dell’aria e di un dispositivo per il rilevamento della temperatura e dell’umidità.

È stata rinvenuta anche una griglia artigianale, utilizzata per l’essiccamento delle foglie di marijuana. Il piano interrato era stato allestito come un vero e proprio laboratorio per la coltivazione e la produzione della cannabis con 20 potenti lampade termiche accese e collegate a un complesso impianto elettrico, con un termometro digitale per tenere monitorata la temperatura e il tasso di umidità, oltre a un impianto di irrigazione.

A terra, su un lenzuolo, era adagiata un ingente quantitativo di marijuana in fase di essiccazione. Il personale della società che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica ha accertato che la corrente necessaria per alimentare la serra arrivava da un allaccio abusivo alla rete pubblica. Anche perché il contatore elettrico dello stabile era stato staccato per morosità. L’uomo è quindi stato ritenuto responsabile dei reati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e di furto di energia elettrica. Dopo il processo per direttissima, il Giudice ha convalidato l’arresto disponendo la custodia in carcere dell’uomo.