Il club contro il bullismo Dai banchi di scuola al teatro I ragazzi si mettono all’opera

L’ambizioso piano finanziato con 10mila euro da Inner Wheel Merate-Vimercate Brianza: lavori di gruppo anche con prof e genitori per portare sul palco esperienze ed emozioni.

Il club contro il bullismo  Dai banchi di scuola al teatro  I ragazzi si mettono all’opera

Il club contro il bullismo Dai banchi di scuola al teatro I ragazzi si mettono all’opera

di Barbara Calderola

Si chiama “Empathy Go Up”, è la full-immersion su bullismo e cyber bullismo per sconfiggerli grazie alla presa di coscienza di sé.

Un progetto ambizioso per gli studenti delle prime medie Manzoni, finanziato da Inner Wheel Merate–Vimercate Brianza – 10mila euro dal 2022 al 2024 – e portato avanti dai docenti dell’università di Pavia.

Un piano pilota di ampio raggio per sconfiggere la piaga che devasta la vita di tanti giovanissimi e sul quale il club ha messo al lavoro genitori e insegnanti accanto ai figli.

Un’operazione complessa che si concluderà con la licenza, i ragazzi per ora hanno superato l’esame del primo anno, presentandosi sul palco a TeatrOreno con i primi risultati dello studio sui fenomeni.

Ne sono uscite opere interessanti, frutto di lavoro di gruppo "per potenziare la cooperazione e porre la giusta attenzione ai rapporti interpersonali, tanto nella realtà fisica quanto in quella virtuale", spiegano gli organizzatori. Si parte da casi di cronaca. La formazione dei giovanissimi mira "anche all’uso di tecniche di comunicazione per favorire un clima favorevole e accompagnarli nella produzione di materiali da mettere a disposizione delle altre classi".

Così alla fine saranno gli stessi studenti ad affrontare il tema con i coetanei in una sorta di contaminazione positiva.

Sul palco sono stati gli alunni a raccontare il proprio percorso da un punto di vista teorico e socio-emotivo. "Il risultato è stato più che positivo e l’entusiasmo ci ha confermato la validità del progetto - spiega Valentina Del Campo presidente dell’ Inner Wheel - crediamo che seguire tutti per tre anni sia un valore aggiunto". "Questo cammino nasce dal rapporto tra associazioni che cooperano con l’amministrazione e la scuola grazie a una strategia di ascolto e disponibilità reciproca - aggiunge Maria Teresa Foà, assessore ai Servizi sociali -. La chiave di tutto è la consapevolezza.

La condivisione permette di creare legami più stretti e confidenziali per intercettare situazioni di disagio o comportamenti a rischio.

Le attività si sono svolte sotto la guida del Dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del Comportamento dell’ateneo pavese e dal referente del cyberbullismo dell’istituto".