
di Barbara Apicella
Una ventata di allegria e di colori in Cascina Cantalupo: nella struttura residenziale di viale Sicilia i bambini "contagiano" i nonni con la loro vitalità. I nonni, dal giardino e dalle finestre, assistono emozionati ai giochi dei loro "nipotini". Protetti dalle mascherine non temono di avvicinarsi ai più piccoli, facendo loro i complimenti per i lavoretti o applaudendoli quando fanno volare l’aquilone.
In Cascina Cantalupo è stato attivato il centro estivo per i quaranta bambini che con le loro mamme sono ospitati nella struttura. Casa al primo piano e centro estivo al pianterreno, coinvolgendo anche gli anziani che frequentano la Cascina. "Siamo felici del successo riscosso dall’iniziativa – spiega il direttore Claudio Ilarietti –. I bambini e i ragazzi sono seguiti dalle nostre educatrici della Cooperativa sociale Monza 2000. In queste settimane siamo riusciti a regalargli momenti di gioia".
Sono quaranta i minori che vivono nella Cascina e partecipano alle attività del centro estivo: si tratta di bambini che con le loro mamme alloggiano in miniappartamenti e vengono allontanti da situazioni familiari molto delicate. "Abbiamo anche realizzato un video a ricordo di questa esperienza. I bambini si divertono, rispettano tutte le indicazioni anticontagio, ma soprattutto interagiscono con i nostri utenti anziani. Giocano nel giardino dove i nonni si riuniscono, si creano importanti interazioni tra generazioni diverse. In questo delicato momento questo particolare centro estivo è una ventata di ottimismo e di speranza, rispettando scrupolosamente tutte le indicazioni del distanziamento sociale".
Monza2000, però, è andata oltre. Quest’estate ha attivato anche due servizi ad hoc per il quartiere di San Donato: un servizio di sostegno scolastico e di cittadinanza attiva per alcuni bambini della scuola elementare Buonarroti, e il centro estivo all’asilo nido di San Donato. "La sofferenza dei bambini c’è, ma non si vede – spiega Patrizia Granchi, responsabile area infanzia della cooperativa –. Ai bambini abbiamo insegnato le regole per evitare il contagio attraverso una poesia. Abbiamo stampato il testo e i bimbi hanno poi realizzato la cornice, appendendola non solo a scuola, ma ciascuno l’ha portata a casa".
All’inizio non è stato semplice conciliare disposizioni e contenere i costi: "Qualche famiglia però ha dovuto rinunciare". I bambini hanno imparato le regole per evitare il contagio giocando. "C’è più volte al giorno il rito del lavaggio delle mani, per i più piccoli è diventata un gioco".