BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Il cantiere della Corte dei Frati. Arriva la Casa di comunità. Cup, prelievie tanti specialisti

Il progetto a Bellusco è finanziato con 1,3 milioni di euro dal Pnnr e va realizzato entro il 2026. Tra i servizi, guardia medica, psicologo, oltre a cardiologi, diabetologi e pneumologi per i cronici. .

Il cantiere della Corte dei Frati. Arriva la Casa di comunità. Cup, prelievie tanti specialisti

Il progetto a Bellusco è finanziato con 1,3 milioni di euro dal Pnnr e va realizzato entro il 2026. Tra i servizi, guardia medica, psicologo, oltre a cardiologi, diabetologi e pneumologi per i cronici. .

Lavori al via fra una quindicina di giorni, nuova vita per la Corte dei Frati che ospiterà la Casa della comunità di Bellusco.

Cambio della guardia nel complesso, la biblioteca si è trasferita e al suo posto arrivano i servizi sanitari incaricati di rafforzare la medicina sul territorio, dopo la ferita del Covid.

È uno dei poli che Asst Brianza deve completare entro il 2026, finanziata con 1,3 milioni dal Pnnr. L’Azienda in un’assemblea pubblica in sala consiliare (nella foto) ha parlato di apertura l’anno prossimo, alla fine di dodici mesi di cantiere. Il progetto può contare sul sostegno dell’amministrazione: "Crediamo che le case di comunità siano uno strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini – dice il sindaco Mauro Colombo –. Il Comune ha messo a disposizione risorse importanti per permettere che la sede si adegui alle nuove esigenze del territorio, a partire dalla cessione in comodato di tre quarti dell’edificio, 860 metri, per 30 anni".

A scendere nei dettagli del progetto, il direttore socio-sanitario dell’Asst, Antonino Zagari: "Queste strutture non sono solo luoghi di cura, ma veri e propri spazi di accoglienza e di ascolto, capaci di rispondere ai bisogni della popolazione".

Tra i principali servizi che verranno offerti nel borgo, il Cup, il Punto unico di accesso per la valutazione del caso, la guardia medica, lo psicologo, i prelievi e gli infermieri. Ci saranno anche gli studi dei medici di famiglie e dei pediatri. Più gli specialisti: cardiologi, diabetologi e pneumologi, "per assistere i pazienti cronici". Prestazioni che verranno incrementate via via con altre branche "con l’obiettivo di ampliare l’offerta". In aula anche camici bianchi, farmacisti e terzo settore pronti a collaborare "per mettere a punto un nuovo modo di occuparsi dei pazienti: al centro di tutto ci saranno loro".

"La nostra Casa sarà una delle prime in Brianza a non essere realizzata in una proprietà di Asst o Ats, ma in un luogo che ha già una solida vocazione comunitaria – sottolinea Colombo –. Questo aspetto, insieme alla collaborazione tra enti locali e operatori sanitari, rende il progetto particolarmente ambizioso e mira a offrire cure integrate e innovative per soddisfare la domanda di salute della gente".