
Si parte da un incontro nel bosco con un Fauno e i “Lupetti”, i piccoli della scuola dell’Infanzia, vanno a...
Si parte da un incontro nel bosco con un Fauno e i “Lupetti”, i piccoli della scuola dell’Infanzia, vanno a svegliare i compagni più grandi. In un ideale passaggio di consegne. Tante scene, balli e canzoni, anche un irresistibile Babbo Natale con la sua divertentissima “Santa Claus is coming”, un’atmosfera di magia, fino a quando a metà spettacolo le note del “Volo delle rondini” accompagnano le deliziose farfalle (terza elementare) che alzando all’improvviso il capino risvegliano la natura. Avventura, momenti suggestivi come le torce colorate per gli evocativi Carmina Burana cantati a voci bianche. E tanto altro ancora in una ridda di colori, musica, brividi e risate.
"Un giorno sarai abbastanza grande da ricominciare a leggere le favole", ricordava C.S. Lewis, autore della saga fantasy le Cronache di Narnia andata in scena giovedì sera al teatro Manzoni. E probabilmente, se si fosse messo a sedere anche lui fra gli oltre 600 spettatori che hanno gremito il teatro più grande della città, si sarebbe spellato le mani a furia di applausi. Perché c’è sempre una rinascita, basta un po’ di coraggio, e così dopo gli anni bui del Covid e delle lezioni in Dad, i bambini del Collegio Bianconi di Monza sono tornati come da tradizione sul palco più importante. Per uno spettacolo a cui tutti hanno contribuito, e hanno lavorato per tutto l’anno, in classe, nei corridoi, a casa. I 25 piccoli della scuola dell’Infanzia e i 179 della primaria. A tutti una scena, un balletto (fantastica la coreografia di Matteo Bertola, ballerino oltre che insegnante), una canzone, un coro, sotto la direzione di Stefania Ballabio.
Da Silvia Angiolini (musiche) a Erica Agosti (brochure), da tutte le insegnanti (a Barbara Gaggio il lavoro coi piccoli) alla preside Adriana Villa, mentre mamme e nonne hanno preparato i costumi. Menzione speciale per i bellissimi sfondi di Chiara Fregni, mamma artista. Come attori i bambini di quinta, che hanno interpretato a turno tutti i personaggi, dal leone Aslan alla Strega Bianca ai quattro bambini che entrando in un armadio sotto i bombardamenti di una guerra si ritrovano protagonisti di una “avventura fantastica”, come recita il canto di apertura. Commovente il coro finale: “Ci vuol coraggio” hanno cantato i bambini. A se stessi, certo, ma anche a tutti noi.
Dario Crippa