GABRIELE BASSANI
Cronaca

I sindaci della B2 contro i pedaggi: "Studiamo il costo degli sconti"

Via libera al documento che sarà approvato da 17 consigli comunali lungo l’asta della Milano-Meda

Con l’avanzare delle ruspe di Pedemontana il tratto dell’attuale Milano-Meda oggi gratuito sarà trasformato in autostrada e messo a pedaggio con il rischio che tanti veicoli si riversino sulla viabilità locale per risparmiare

Con l’avanzare delle ruspe di Pedemontana il tratto dell’attuale Milano-Meda oggi gratuito sarà trasformato in autostrada e messo a pedaggio con il rischio che tanti veicoli si riversino sulla viabilità locale per risparmiare

Regione Lombardia faccia i conti sui costi della gratuità o di una forte scontistica sul tratto di Milano-Meda che verrà trasformato in Pedemontana. È la richiesta contenuta nell’ordine del giorno sul quale è stato trovato un accordo tra 17 sindaci dei comuni che gravitano attorno alla tratta B2 della nuova autostrada, sia in provincia di Monza e Brianza sia in provincia di Como.

Il documento sta passando in questi giorni nei diversi Consigli comunali del territorio interessato dal grande cantiere che porterà il pedaggio là dove adesso la circolazione è libera e gratuita. L’altra sera è stato approvato anche a Lazzate e Misinto, dopo il passaggio a Lentate sul Seveso e a Bovisio Masciago. Anche Cogliate la porterà in votazione nel prossimo Consiglio comunale. Per quanto riguarda la Provincia di Como è arrivato l’ok da Mariano Comense, Cermenate, Arosio, Rovellasca, Vertemate e Novedrate. Il 15 maggio sarà portato poi in discussione nelle assise cittadine di Bregnano, Lomazzo e Carugo.

L’ordine del giorno trae spunto dal rapporto economico diretto che esiste tra Regione Lombardia e Società Pedemontana Pedemontana Lombarda Spa evidenziando che "se da una parte, tale investimento dimostra chiaramente l’impegno della Regione ai fini del buon esito del progetto, dall’altra, non risolve il problema dell’aggravio di costi a carico dei cittadini e imprese derivanti dall’applicazione del pedaggio".

Insomma: Regione Lombardia paga parte della Pedemontana, che poi sarà gestita da un soggetto privato e non pare equo che poi i residenti dell’area debbano pagare di nuovo per una strada che, seppur molto diversa e oggettivamente inadeguata, fino ad oggi hanno potuto percorrere gratuitamente. Il documento al vaglio dei Consigli comunali è alternativo alla richiesta secca di gratuità totale sulla quale il Partito democratico ha raccolto firme nei mesi scorsi e presentato già proposte in consiglio regionale.

"Tutti vorremmo avere la Pedemontana gratis, io vorrei avere gratis anche la A8 o l’A9 o le tangenziali di Milano, ma poi bisogna fare i conti con la realtà", ha detto in aula il sindaco Andrea Monti, spiegando la necessità di procedere almeno con un rigoroso calcolo dei costi delle varie opzioni in campo.

Il documento sollecita la Regione ad "elaborare, entro i prossimi tre mesi, proposte concrete per azzerare o, almeno, mitigare l’impatto del pedaggio previsto sulla tratta B2 sui cittadini, inviando le proposte ai sindaci per una valutazione ed espressione di parere".

L’ordine del giorno chiede una verifica sui vari scenari, puntando ad introdurre una modalità di agevolazione che sia equa e non limitata al comune di residenza, quindi solo per i comuni fisicamente attraversati dalla B2, ma che riguardi gli utilizzatori abituali che provengono ai comuni limitrofi, per scongiurare anche il rischio che, con l’obiettivo di evitare il pedaggio, vadano ad intasare la viabilità ordinaria.

"Oggi, finalmente, approviamo un testo condiviso da 17 sindaci delle Provincie di Como e Monza Brianza", commenta Monti, rivendicando il lavoro di coordinamento partito proprio da Lazzate un anno fa. "Porteremo la questione in Regione, chiedendo di quantificare il costo della gratuità della tratta e di lavorare per costruire soluzioni utili, efficaci e sostenibili".