STEFANIA TOTARO
Cronaca

I sequestri all’impreditore-editore. La guerra legale in Cassazione

Fissata a fine febbraio l’udienza per il primo ricorso presentato alla Corte di Cassazione dalla Procura di Monza su Davide...

Davide Erba: l’imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai è indagato per bancarotta fraudolenta

Davide Erba: l’imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai è indagato per bancarotta fraudolenta

Fissata a fine febbraio l’udienza per il primo ricorso presentato alla Corte di Cassazione dalla Procura di Monza su Davide Erba. I pm Carlo Cinque e Marco Santini si oppongono alla prima decisione del Tribunale del Riesame di Monza di non accogliere il sequestro di tutta la documentazione e gli strumenti informatici relativi al ruolo di editore dello storico bisettimanale brianzolo Il Cittadino, dell’imprenditore 44enne di Biassono che ora vive a Dubai, indagato per bancarotta fraudolenta. I giudici hanno ritenuto che non sussistano elementi per supporre la bancarotta fraudolenta del giornale. La Procura era tornata alla carica con un sequestro bis e per farlo hanno aggiunto l’ipotesi di indebita compensazione di crediti di imposta riferendosi a "debiti tributari a cinque zeri compensati dopo la notizia delle indagini con un’attività sistematica di compensazioni con crediti certificati", come costi di formazione sospetti a un numero di dipendenti ritenuto gonfiato. I pm stanno "verificando se ci sono i presupposti" per un’ipotesi di bancarotta fraudolenta e che "l’omissione del versamento di imposte potrebbe rivelarsi dolosa" ed essere "ulteriore indizio di presunta bancarotta".

Ma il Riesame ha risposto ancora picche e la Procura si rivolta in Cassazione, ma non c’è ancora una data fissata. I giudici hanno invece ritenuto valido il terzo sequestro, disposto dalla Procura di Monza sulla documentazione sequestrata nelle società romane che si sono occupate della certificazione dei crediti di imposta in compensazione contestati, per cui l’avvocato Attilio Villa, legale di Erba, aveva precisato che dalla loro ricostruzione a difesa "i dipendenti sottoposti ai corsi di formazione non sono 50 ma sono 42, comprendendo anche quelli occasionali".

S.T.